da Dario Romani » 4 lug 2014, 11:02
Come ho scritto nel post parallelo riguardo a LIMA, il Generale a riposo Giorgio Taibel si dilettava a scrivere lettere alle Case produttrici, perorando la messa in produzione di nuovi modelli o di rifacimenti di modelli esistenti.
Poiché queste lettere le mandava per conoscenza ai Gruppi Modellistici, riporto l'estratto di una tale lettera agli atti del Gruppo Modellisti Ferroviari Romano, e fra l'altro pure pubblicata nel n° 20 Dicembre 1978 di Ferrovie e Modellismo - Organo Ufficiale del Gruppo Fermodellistico della Campania.
Autore: Generale Giorgio Taibel
Data: 25 ottobre 1978
…omissis…
Esaminiamo la situazione modellistica delle carrozze Tipo X (Fig.14).
Attualmente, come produzione nazionale, disponiamo delle Rivarossi di I e II classe che purtroppo differiscono sensibilmente dal reale:
• oltre che per i ben noti 1,3 cm in meno nella lunghezza (Nota: lunghezza in scala di 30,4 cm, lunghezza del modello di 29,1 cm), decurtazione comune a tutte le <lunghe> di questa Ditta, nonostante la scala maggiore dell’ 1:87;
• nelle dimensioni dei finestrini (il cui aspetto, si sa, è determinante nella “fisionomia del veicolo);
• detti finestrini inoltre non sono intelaiati, come oggi si avrebbe diritto di pretendere e come sono per esempio quelli delle carrozze TEE Rivarossi, ma “infossati”;
• infine il corridoio è troppo stretto.
Nei modelli delle carenate, con porte di accesso metallizzate, di recente produzione Rivarossi, sono apparse nuove infedeltà:
• infatti nel reale, il finestrino di queste porte ha altezza sensibilmente minore di quello delle serie precedenti, ed è bordato in gomma nera anziché in alluminio anodizzato: modifica che risulta molto appariscente;
• anche le porte di intercomunicazione risultano modificate;
• la carenatura inoltre interessa anche le testate variando l’aspetto dei predellini (Fig.15). La figura è quella del bagagliaio carenato che però presenta le stesse modifiche apportate al vero alla carrozza passeggeri carenata.
Pertanto, anche a non voler essere eccessivamente esigenti, e tenuto il debito conto del numero ormai molto elevato di carrozze Tipo X in circolazione, si imporrebbe una riedizione più rispettosa dell’aspetto esteriore di queste carrozze e quindi completamente rifatta e relativa anzitutto alla I e II classe, possibilmente alla mista e nelle due versioni carenata e non.
Nella produzione estera, in versione italiana, avevamo le Liliput (solo la I classe invero, essendo la II classe e la mista caratterizzate da finestrini da 80 cm diversi da quelli da 120 cm tipici della prassi FS, e la II classe ulteriormente differenziata da porte d’accesso e da striature trasversali del tetto tipiche del prototipo tedesco) che si potevano considerare buone sotto quasi tutti i punti di vista, ma la Casa non le produce più, evidentemente in relazione alle scarse richieste; e abbiamo ancora le Roewa/Roco, buone sotto vari aspetti, ma da scartare perché troppo corte.
Sarebbe inoltre auspicabile disporre di un modello di bagagliaio o magari un bagagliaio-posta UIC Tipo X (Figg. 15 e 16, risp. tipi normale e carenato), non potendosi proprio considerare “bagagliaio italiano” quello prodotto dalla Rivarossi riverniciando in grigio il modello tedesco, troppo dissimile dall’italiano e non potendosi sottoporre i fermodellisti desiderosi di possederlo al notevole lavoro di elaborazione.
E ancora, per quanto riguarda i bagagliai, si dovrebbe poter disporre di quello per treni TEE nazionali (Fig. 17) dato che il modello oggi in produzione Rivarossi è quello per i TEE internazionali, dotato di gruppi convertitori e di aspetto esteriore abbastanza diverso dal primo, proprio in elementi ben appariscenti, quali porte di accesso, porte per bagaglio, finestrini, tetto, carrelli.
…omissis…
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- Figurini di Carrozze e Bagagliai Tipo X estratti da Album delle Carrozze FS
+ Ciao da Dario Romani