Concordo sul fatto che chi si cimenta nel costruire un impegnativo modello in ottone deve necessariamente prendere a riferimento un mezzo reale anche se non molto diffuso.
Magari a lui familiare perché …… operante presso la stazione o la fabbrica vicino a casa!
E perché la Rivarossi avrebbe riprodotto proprio una loco così poco diffusa?
Forse perché la carrozzeria coi suoi ingombri calzava correttamente il preesistente telaio motorizzato della Badoni?
Quindi con la sola spesa di uno stampo per lo stampaggio della carrozzeria, usufruendo di un telaio motorizzato già in produzione con qualche diversa verniciatura, avrebbe potuto creare un modello nuovo non puramente fantasioso!
Le foto postate da Talgo49 spero abbiano suscitato in altri lo stesso entusiasmo che hanno suscitato in me. Ho già trascorso diverse ore sul web d’oltre oceano alla ricerca, per ora senza esito, della vera loco che può aver ispirato la Rivarossi a partorire questo per me affascinante modello, irraggiungibile oggetto del desiderio della mia giovinezza trasformatosi, ora che sono in pensione, in … 11 … realtà .
Qualcuno può suggerirmi qualche sito web dove poter fare ricerca?
Fra queste … 11 … realtà c’è anche l’A DA/R con spazzaneve e cabina gialla sul cui argomento (elaborazione?) voglio tornare sollecitato da un amico che osservando attentamente le foto in parata pubblicate in questo thread mi ha fatto notare un particolare cui non avevo prestato attenzione e che voglio mostrare a tutti gli appassionati rivarossiani.
![01 assieme.JPG (143.11 KiB) Osservato 3395 volte 01 assieme.JPG](./download/file.php?id=17612&t=1&sid=d8afe25d099293b8c59082fc848e8c14)
Inserisco una nuova foto di sei diverse A DA/R dove appare evidente che quella con lo spazzaneve sia l’unica ad avere il telaio nero colorato nella massa con i panconi anteriore e posteriore lisci privi di qualunque protuberanza e con i predellini incollati all’interno del telaio stesso.
![02 6 ADAR.JPG (113.27 KiB) Osservato 3395 volte 02 6 ADAR.JPG](./download/file.php?id=17613&t=1&sid=d8afe25d099293b8c59082fc848e8c14)
- .... sei diverse A DA/R
![03 pancone nero ADAR.JPG (111.02 KiB) Osservato 3395 volte 03 pancone nero ADAR.JPG](./download/file.php?id=17614&t=1&sid=d8afe25d099293b8c59082fc848e8c14)
- .....telaio nero nella massa
Inoltre i predellini sono applicati sul pancone posteriore mentre ne è privo quello anteriore, coperto dallo spazzaneve.
La foto mostra che i predellini non sono mai stati incollati ne tantomeno rimossi.
![04 sotto.JPG (91.52 KiB) Osservato 3395 volte 04 sotto.JPG](./download/file.php?id=17615&t=1&sid=d8afe25d099293b8c59082fc848e8c14)
Dunque se nessun modello A DA/R commercializzato dalla RR era/è provvisto di telaio in questa configurazione, cioè telaio nero nella massa privo di qualsiasi verniciatura con panconi completamente lisci e predellini riportati per lo più nel solo pancone posteriore, come avrebbe potuto l’ipotetico modellista elaborare tale modello?
Nei cataloghi delle parti di ricambio dell’epoca, pubblicati su RR Memory, ho trovato che il telaio di ricambio non veniva fornito allo stato naturale ma solo verniciato nelle note configurazioni: nero con righe rosso/nere, nero con righe bianco/nere, rosso con fasce laterali nere.
Mi pare lecito affermare che chi ha costruito il modello doveva avere la disponibilità di un telaio vergine.
Dubito che un modellista abbia potuto disporne, di la dell’Atlantico poi? il modello lo acquistai da un collezionista americano!
A meno che non fosse un .. dipendente RR ?! Difficile da sapere.
Del telaio in questa configurazione non se ne trova traccia nemmeno fra le note di Guido Celandroni in Rivarossi Memory “Locomotiva Diesel A DA/R o A A/R”.
Vista la documentata conoscenza storica del modello sarei molto grato all’autore se potesse arricchire l’argomento con il suo intervento.
Da questo telaio opportunamente verniciato derivano la Badoni nera 23 (con le righe bianco/nere) e l’A DA/R nera (con le righe rosso/nere).
![05 2 badoni.JPG (137.29 KiB) Osservato 3395 volte 05 2 badoni.JPG](./download/file.php?id=17616&t=1&sid=d8afe25d099293b8c59082fc848e8c14)
- ..notare le trombe non uguali ma simmetriche nei due modelli
La Badoni italiana con pantografo ha invece il telaio rosso nella massa, si presenta con le fasce laterali verniciate di nero solo nella versione Diesel. Almeno nei tre modelli in mio possesso!
Ribadisco che il telaio in questione è di plastica nera nella massa,non è verniciato e non risulta sia stato sverniciato.
![06 telaio nero.JPG (124.1 KiB) Osservato 3395 volte 06 telaio nero.JPG](./download/file.php?id=17617&t=1&sid=d8afe25d099293b8c59082fc848e8c14)
- .... telaio nero non verniciato
La verniciatura della cassa è identica per intensità e colore all’A DA/R nera con telaio a righe rosse/nere e da questa si differenzia per il solo colore giallo delle fiancate della cabina.
Quanto sopra mi ha spinto a compiere ulteriori indagini anche sullo spazzaneve che pare costruito espressamente per questo modello non presentando segni di adattamento: prodotto di serie o opera di modellista?
Mi sono rivolto ad un amico esperto progettista meccanico che ha graffiato ( … orrore! ) con un cacciavite la vernice intorno al foro di fissaggio dello spazzaneve scoprendo il colore giallo brillante dell’ottone.
Dunque lo spazzaneve è composto da parti in lamierino di ottone di sp. 1,0 mm per la piastrina con foro ed il rinforzo e di sp. 1,5 mm per la parte superiore e lo spazzaneve vero e proprio che, sempre secondo l’esperto, la complessa geometria suggerisce sia stato prodotto mediante stampaggio/imbutitura della lamiera di ottone perciò con l’ausilio di uno stampo appositamente costruito.
Inoltre nella faccia interna del ripiano superiore dello spazzaneve ci sono due evidenti fresature probabilmente create per tenere nella giusta posizione i vari pezzi durante la saldatura con lega bassofondente, come desumibile dagli “spruzzi” della stessa visibili sotto la vernice.
Non è certamente …. “roba” da modellisti!
![07 vomere.JPG (83.6 KiB) Osservato 3395 volte 07 vomere.JPG](./download/file.php?id=17618&t=1&sid=d8afe25d099293b8c59082fc848e8c14)
Concludendo:
il telaio grezzo da stampaggio non figurante come ricambio, non proveniente da altro modello similare e quindi nella sola disponibilità di Rivarossi e lo spazzaneve di costruzione non propriamente artigianale sono indizi che lasciano aperta anche l’ipotesi possa trattarsi, perché no, di Rivarossi doc!
Cosa ne pensate?