Caro Berto e Tutti gli altri amici, qui intervenuti o meno, con questo mi intervento non dò diretta e specifica risposta sul preciso tema riguardante le corrette modalità e procedure per la sostituzione degli assi di carri Pocher ( o anche di altre marche), senza fare danni.
Del resto, avendo, come noto, "poco Pocher"... ... non avevo avuto finora, almeno relativamente a tale marca. occasione di affrontare il problema.
Tra l'altro, proprio e solo di recente mi sono reso conto che i "portasala" dei carri Pocher, o quantomeno dei "carri frigo" di tale Casa, (e conseguentemente anche delle "punte" degli assi, che comunque non ho smontato), sono concettualmente diversi da quelli Rivarossi....insomma una vera e propria scoperta dell'acqua calda !
Comunque, tanto per migliore comprensione, allego foto del carro di cui ritengo parli Berto e che anch'io di recente ho acquistato, anche se il mio modello appartiene alla generazione Rivarossi "anni '70" (...e successivi ).
Dunque, "tornando a bomba", illustro come ho affrontato il problema dei carri (in genere) con assi non isolati, generalmente appartenenti ai sistemi a "corrente alternata".
Premetto che da un lato, per principio, io preferisco sempre rispettare l'originalità e integrità di qualsiasi modello, mentre dall'altro, il fatto di aver respirato per alcuni anni l'aria della Liguria...mi ha posto l'insopprimibile esigenza di evitare il più possibile il ricorso a "sostituzioni" di pezzi vari,...che, belìn,...costano ! .
Quindi in sostanza io preferisco riciclare e riutilizzare possibilmente ..."a costo zero", o quasi !
Pertanto, avendo dei piccoli carri Marklin (piuttosto datati) che non mi sarebbe dispiaciuto utilizzare con il resto del materiale, ed essendomi poi capitata l'acquisizione di carri Fleischmann che inopinatamente avevano pure alcuni assi non isolati, mi sono trovato a dover affrontare il problema.
Inizialmente pensavo di sfilare le ruote e sostituire il loro asse con un elemento di plastica; però ciò avrebbe potuto compromettere o diminuire la scorrevolezza, senza contare i problemi di perfetto parallelismo delle ruote che possono insorgere con simili maneggiamenti.
Quindi ho pensato di avvolgere l'originale asse metallico con nastro isolante da elettricisti: però troppo spesso, con impossibilità di riassemblare l'assale (la sala) senza intervenire allargando con lima il mozzo delle ruote.... con maggiori probabilità di possibile compromissione del parallelismo delle ruote (oltre all'alterazione dell'originalità iniziale del carro).
Ho tentato con semplice "scothc", più sottile, ma anche qui la ruota non tornava in sede senza raspare via il nastro adesivo, a meno di "allargare" di quel pochissimo occorente il mozzo delle ruote, ma coi problemi di cui sopra.
Ho provato quindi con smalto per unghie (momentaneamente fregato a mia moglie... ) e qui la situazione è andata meglio, anche se però alcuni assi e relative ruote erano troppo stretti tra loro e pertanto lo smalto, nel rimontare la ruota, veniva raspato via... e addio isolamento.
Alla fine il sistema che si è rivelato più efficace e risolutivo è stato quello di non smontare alcuna sala ed anzi di non staccarla neppure dai carri, limitandosi a cospargere con un pennellino sottile una goccia di vinavil sulla superficie di rotolamento della ruota !
Ad asciugatura avvenuta forma una pellicola sottilissima ed invisibile, che isola a sufficienza le suddette ruote e che mi ha permesso di utilizzare vari carri Marklin che si sono venuti ad aggiungere !
In caso di dubbi è sempre possibile aggiungere un secondo o anche più strati successivi. Se poi si desidera maggiore sicurezza può anche stendere il suddetto film di vinavil sull'asse, smontando le ruote, come detto sopra e tale pellicola è molto più sottile dei materiali in precedenza utilizzati.
Preciso che l'isolamento delle ruote sopra illustrato ha reso utilizzabili pure carri Marklin con portasale e telai completamente metallici ( con maggiori possibilità quindi di passaggio corrente tra i vari elementi ) e non solo quelli con tali parti in plastica.
Preciso anche ( a scanso di equivoci per i vostri trasformatori...) che tali carri li faccio regolarmente circolare sul mio circuito di prova alimentato dal trasformatore Lima di cui in altre sedi ho già varie volte accennato.
Non vorrei che magari potenze maggiori fornite da altri apparecchi potessero compromettere e smentire l'efficacia del "sistema" sopra illustrato.
Un' ultima notazione. Ho constatato, o meglio ho avuto l'impressione che un velo di Vinavil cosparso anche sulle ruote di plastica di alcuni carri ( ho anche queste ! ), abbia il benefico effetto di ridurre la "sporcizia" sulle rotaie (e conseguentemente sulle ruote e contatti delle loco) che mi pareva tali carri normalmente incrementassero.
Ed altro aspetto positivo mi è parso essere quello di preservare maggiormente le ruote di plastica di tali carri, specie di alcuni di essi da me adibiti ad artigianali "puliscibinari", in rapporto ai quali l'utilizzo di alcool o anche acquaragia avrebbe potuto essere potenzialmente dannoso per l'integrità della plastica delle ruote stesse.
Spero di esservi stato utile.
Un saluto a tutti. Riccardo.