Scartamento binario per ferrovie Iberiche e Russe in 1:87 HO

[FNM600]

Come sappiamo, in Europa lo scartamento più diffuso per le reti nazionali è 1435mm=4 piedi e 8 1/2 pollici che fù addttato da George Stephenson ache per la Manchester-Liverpool nel 1830.
Con scala di riduzione 1:87 diventa nel modello 1435/87= 16.5mm.

Però le ferrovie nella penisola Iberica ed in Russia e paesi ex-URSS oltre alla Finlandia sotto l'Impero Czarista hanno scartamento di 5' piedi ossia 1524mm arrotondato a 1520mm oggi in Russia.

In HO lo scartamento sarebbe 1524/87=17.5mm per le ferrovie Russe e
1668/87= 19.2mm per le ferrovie in Spania e Portogallo
Non dimentichiamo lo scartamento Irlandese di 1600mm che sarebbe in HO 1600/87=18.4mm

Non sò ma mi pare che in pratica modelli di ferrovie a scartamento largo usano licenza modellistica faccendo d'avere lo scartamento convertito a 1435/87=16.5mm ?

Com'è la situazione in pratica?
Diversi modi di fare?

Grazie per risposte.

[Dario Romani]

In un articolo su IL MESSAGGERO dei primi anni 60 a firma di LIVIO JANNATTONI, compianto storico delle ferrovie, nel quale faceva la cronaca di un Congresso FIMF, aveva posto questa domanda :
"quale scartamento in scala per quelli diversi?"
Ricordiamo che allora sul Continente Europeo esisteva materiale fisso e rotabile per le sole scale TT e H0 da produttori di massa, scale 0 e 1 da artigiani.
In Gran Bretagna ( l'amico FNM600 potrà confermare), per le riduzioni per l'unità di misura "piede" oltre alla scala commerciale 00 1:76.2 (4mm scale), l'attività dei modellisti era più frenetica:
- binario a scart. 18mm come miglior compromesso fra 4mm scale e numero intero (Eighteen Millimetres chiamato EM gauge),
- binario a scart. 12 mm TT, per scale di 3 mm (rapporto 1:101.6) e 2.5 mm(circa 1:120) ,
- scala di 2 mm (rapporto 1:152.4) conosciuta come 000 (triple-O) su uno scartamento ESATTO di 9.5 mm = 3/8 inch .
Il problema degli scartamenti ridotti non si poneva in quanto la "fame" di trenini doveva ancora essere soddisfatta per i treni a scartamento normale.
Invece la risposta che il giornalista Jannattoni riportava alla sua domanda era che i modellisti di altre nazioni dove c'erano scartamenti diversi avrebbero utilizzato comunque lo scartamento ordinario, fossero essi treni giapponesi, iberici, sovietici o australiani.
Il saggio Jannattoni ci vedeva quindi una idealizzazione del bisogno umano di correre su binari comuni, anche al di là della "ferrovia".
Un concetto che il compianto On. Aldo Moro espresse poi come "convergenze parallele", in paragone ai binari di una stazione.

[FNM600]

[Dario Romani]