Vorrei discutere un po' con tutti Voi, della sostituzione di assi non isolati con altri isolati, per utilizzo con sistemi in CC/due rotaie.
Premessa chiedo a berto75:
" il telaio del tuo carro Pocher, di cui parliamo, è metallico? (suppongo di si ma desidero conferma)
Argomento correlato per spiegare di cosa voglio discutere:
Ho sostituito tutti gli assi dei vecchi carri Maerklin (con telaio metallico) in mio possesso (....sono solo una decina!
) con i vecchi assi Lima metallici. [Naturalmente conservo gelosamente gli assali originali, per possibile ripristino]
Per la cronaca, gli assi Lima, meccanicamente vanno benissimo, pur avendo puntali conici anzichè "a spillo" (ignoro il termine preciso
)
MA CI SONO (piccoli) PROBLEMI
Gli assi dei carri Lima ma anche i Vitrains i Fleischmann, Liliput, …. e altri, hanno una sola ruota isolata e l’altra a massa con l’assile (e quindi col portasale, il telaio e gli agganci… se metallici!) Gli assali dei carri Rivarossi invece solitamente hanno tutte le ruote isolate .
Nella maggioranza dei casi occorre fare attenzione che, montando le sale (tipo Lima, ecc.), le ruote isolate siano poste sulla stessa fiancata (altrimenti c’è sempre corto circuito!)
Ma c’è ancora un problema: se il carro su cui stiamo operando, ha telaio e agganci metallici, i ganci sono in contatto con la ruota NON isolata. A questo punto bisogna far anche attenzione che i vari carri che si agganciano, abbiano tutte le ruote isolate poste sulla stessa rotaia altrimenti c’è corto circuito tra gli agganci! Questo ovviamente non avviene usando assi (di carri) Rivarossi ma attenzione ad alcune locomotive: le E 428 RR hanno il gancio (metallico) in contatto col telaio sotto tensione, quindi c’è pericolo di cortocircuito nell’agganciare con carri con ganci e telai metallici e con una sola ruota isolata (per asse). Per la cronaca questo fatto non consente di creare una doppia trazione con due E 428 Rivarossi dato che gli agganci creano il “corto”(ma questa è un’altra storia!
).
Quindi le possibilità di avere corti circuiti sono molteplici. Il ricoprire le ruote con una sostanza isolante può sembrare una soluzione. Ma non è una soluzione affidabile nel tempo
Innanzitutto occorre isolare anche il bordino che tocca in curva, poi col tempo la sostanza isolante degrada e (soprattutto se i carri "trattati" sono più di uno, si innesca il corto circuito con rischi di danni elettrici.
Non bisogna poi trascurare un “effetto collaterale”: la colla (morbida!) crea attrito (soprattutto in curva, dove la ruota esterna vorrebbe girare più velocemente dell’interna, quindi lo “stofinamento” della ruota, con differente velocità, consumerà in breve tempo lo strato di colla che consumandosi, scopre il metallo della ruota e sporca quello della rotaia.
Se i carri “incollati” poi sono molti, la motrice comincerà a faticare a trainarli (a causa dell’attrito).
Se non si può o non si vuole intervenire in modo drastico (taglia e butta l'asse non isolato e monta nuovo asse completamente isolato) penso che si imponga il detto evangelico riveduto e corretto: "Date a Maerklin quel che è di Maerklin e a Rivarossi quel che è di Rivarossi"
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OLI