Le 424 in C.A.



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"E' il link del bellissimo sito dedicato alla storia della vecchia Rivarossi.
Già da tempo in contatto con loro, abbiamo insieme deciso di creare una sezione del forum dedicata al loro sito.
Naturalmente per prima cosa, per chi non l'avesse ancora fatto, vi consiglio di andare a visitare il sito http://www.rivarossi-memory.it e di studiarlo per bene visto che contiene buona parte della storia del fermodellismo Italiano per poi venire qui e parlarne con noi e con loro!
Vi aspettiamo numerosi!!!
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Re: Le 424 in C.A.

Messaggioda Talgo49 » 21 dic 2015, 16:25

Grazie a Marco Claudio Pardini, sempre addentro ai segreti rivarossiani. L'esistenza di un motore derivato dal classico 1677 corrisponde con l'immagine del motore 102441-3 nei cataloghi delle parti di ricambio ma, lo so che mi odiate, ho ancora un dubbio. In un motore in C.A. mi aspetterei di vedere come statore un elettromagnete con i due avvolgimenti contrapposti per invertire la direzione, mentre qui si vede un motore con il solito magnete permanente della C.C.; il solo avvolgimento del rotore con un numero maggiore di spire cambia la tensione di alimentazione ma non basta per trasformare il motore da C.C. in C.A.. In altre parole, perché quanto Marco Claudio Pardini scrive funzioni, cioè il vecchio superinversore unito ad un motore ancora in C.C. (ma a 16 V.), è necessario interporre tra inversore e motore un ponte di diodi per raddrizzare la corrente. C'era nella E 424 questo raddrizzatore?
Questo è quanto è stato fatto da Rivarossi (secondo me) con l'introduzione successiva dell'inversore 115120: relais + raddrizzatore + motore in C.C.
Il fatto che originariamente si mantenessero i normali motori a 12 V. a fronte di una alimentazione a 16/18 V. spiega appieno il surriscaldamento di questi motori ma mi fa ricordare quanto ho scritto in passato su suggerimento di Alessandro Civelli a proposito dei motori "bianchi". Civelli mi disse che, secondo i suoi ricordi, la plastica con cui erano costruiti i motori "bianchi", poteva supportare temperature più alte, questo coincide perfettamente con l'adozione di questa plastica per i motori da alimentare a 16/18 V. descritti da Marco Claudio Pardini.
Il fatto che per le Fairbanks Morse per Lionel siano stati utilizzati i motori "bianchi" è un fatto curioso ma che, penso, non abbia relazioni con il discorso C.A., a parte forse la tolleranza alla temperatura.
Queste sono solo mie osservazioni e mi scuso se sto diventando noioso.

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Re: Le 424 in C.A.

Messaggioda Max 851 » 21 dic 2015, 21:02

Stai tranquillo, Talgo. Non sei affatto noioso e l'argomento è molto interessante, io poi che sono nato maerklinista seguo questa discussione con particolare interesse, anche se non ho mai posseduto locomotive Rivarossi in c.a.
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Re: Le 424 in C.A.

Messaggioda Talgo49 » 21 dic 2015, 23:27

Apprezzo molto la tua cortesia :oops: . Ti prego di non dirlo a Giorgio Giuliani ;-) ma anch'io sono nato maerklinista (Natale 1953) e la terza rotaia continua ad intrigarmi. In C.A. ho solo la doppia FM del 1952 ma credo vi sia ancora molto da dire sulla produzione in C.A. di Rivarossi, sia sotto il profilo storiche che tecnico.

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Re: Le 424 in C.A.

Messaggioda berto75 » 4 mar 2016, 23:23

Allegati
DSCN1857.JPG
ecco come si presentava la scatola prima dell'apertura il modello non era visibile
DSCN1859.JPG
art E424/3 in alto con timbro è riportato il numero 1001
DSCN1860.JPG
DSCN1862.JPG
DSCN1874.JPG
DSCN1885.JPG
DSCN1878.JPG
DSCN1886.JPG
DSCN1897.JPG
Oltre al foglietto per uso e manutenzione del modello e tagliando di collaudo (che fotograferò appena possibile) c'era anche questo foglio che segnala la presenza di un inversore di marcia manuale sotto il telaio del modello
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Re: Le 424 in C.A.

Messaggioda Andrea F Ferrari » 5 mar 2016, 12:24

Ciao,
Parlando dell'aspetto estetico, non mi sembra ci siano dubbi nell'individuare questo modello come appunto la versione in CA 3 rotaie di cui si parlava...e infatti anche il flap della scatola lo dimostra: essendoci scritto Le424\3 e poco sopra 1001, la scatola dimostra che questa e424 e' la versione del 1962\63 (ma già esistente dal '61) a detta dei cataloghi Rivarossi.
Se ci fosse stato solo il codice Le424\3 sarebbe risalita a qualche anno prima (1960).

Interessante notare che fino agli anni 50 la serie blu era quella di lusso rispetto alle altre...ed ora invece la versione in CA viene addirittura offerta ad un prezzo inferiore del 1441: £7400, segno di come ormai i tempi erano mutati e di come questa "riproposta" fosse solo un - unico del modello - tentativo...non molto apprezzato a dir la verità dato che restó in catalogo per poco!

Inoltre, se ci avete fatto caso, lo stampo utilizzato per tutti questi Le424\3 - 1001 é sempre quello del vecchio modello Le424\R del 1960: colorazione piú scura - tetto senza particolari riportati (separatore D'Arbela ecc)...come a voler utilizzare il vecchio modello fino ad esaurimento scorte proponendolo in questa nuova\(vecchia) veste...potrebbe essere stata un'idea.

Interessante comunque l'ausilio dell'inversore manuale.

Ciao
Allegati
Rivarossi 1962_63 15.jpg
Andrea F Ferrari

 
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Re: Le 424 in C.A.

Messaggioda Oliviero Lidonnici » 5 mar 2016, 18:13

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Re: Le 424 in C.A.

Messaggioda berto75 » 5 mar 2016, 23:06

grazie Andrea per le delucidazioni....E GRAZIE Oliviero per le tue acutissime osservazioni e i tuoi preziosissimi consigli -2- (ottima idea quella dell'aspirapolvere con tubo flessibile e becco stretto!) che certamente terrò in massima considerazione (3) (3) appena mi accingerò alle varie operazioni .
La loco non l'ho ancora aperta è un operazione che devo fare con tempo e calma il primo pomeriggio che sono libero nel frattempo ho letto e fatto foto delle istruzioni e del tagliando di collaudo per avere e dare a voi tutti un idea più chiara sulle caratteristiche tecniche di questo modello .
Poi una cosa non mi è chiara : ANDREA [lupe.gif] nella foto da te postata (IN QUESTO STESSO THREAD ) dell'E 424/3 IN C.A. si vede che il certificato di collaudo (in primo piano) in cartoncino grigio riporta il numero 68 (cioè collaudo 68 ) lo stesso identico numero appare stampato anche sul mio certificato :shock: :? di collaudo com'è possibile?
Tutti e due i modelli (l'E 424/3 da te fotografata e l'E424/3 1001 di mio padre) hanno lo stesso numero di collaudo!
Ma Questi cartoncini con tanto di forellino circolare sono originali?
IL mio cartoncino è infestato da moltissimi peletti (ben visibili in foto) caratteristica questa che era propria di questi tagliandi negli anni 50 (al riguardo se ne era discusso molto tempo fa in altra sede ) anche se i tagliandi anni 50 erano autografati con inchiostro a penna dai vari collaudatori/montatori , mentre qui i nomi sono solo stampati.
O Sono falsi tutti e due (x) o uno solo dei due è falso oppure sono originali entrambi, ma allora in quest'ultimo caso il collaudo numero 68 non sarebbe da intendersi individuale cioè riferito al collaudo della singola motrice ( cioè in questo caso la 68ttesima motrice collaudata da Molteni) ,bensì al lotto di tutte le lE424/3 e le lE424/3 1001 che erano in corrente alternata .
IN PAROLE POVERE : TUTTE LE E 424/3 in C.A erano raggruppate e munite di certificato di collaudo numero 68 ? O no?[ph34r.gif] ?
Poi le istruzioni dell'E 424/3 per le varie operazioni di manutenzione del carrello motore e lubrificazione del medesimo,MI SEMBRANO ahimè UN pochito :-x ' COMPLESSE e impegnative :roll: e sono solo descrittive ,mancano infatti foto dell'interno del modello od esplosi che avrebbero aiutato il modellista magari a capire meglio certi passaggi, addirittura si prevede l'uso di una siringa per lubrificare il carrello motore e di una lamella metallica specifica (chissà com'era..art. AM 2 !)PER la pulizia dei tre settori del collettore , questo in condizioni normali, figuriamoci allora (x) nel mio caso con l'impasto di polenta :lol: speriamo solo che non sia entrata all'interno .
LE istruzioni sono in lingua italiana (che sono quelle fotografate, mi scuso ma NON CAPISCO :evil: Perché LE FOTO caricate sul sito mi vengono rovesciate nel mio archivio d'immagini sono verticali !! ) , inglese e francese e in calce all'ultimo foglio è scritto che sono stampate da Rivarossi in data 10-60 quindi stampate nell 'ottobre del 1960 .
GRAZIE ancora vi terrò aggiornati IMPIASTRATI SALUTI E BUONA LETTURA!!! -4- bERTO75
Allegati
foto e 424 ca di andrea ferrari.jpg
la foto postata da Andrea Ferrari evidenzia che il certificato di collaudo di questa Le 424/3 riporta il numero 68 STRANAMENTE lo stesso numero compare anche sul certificato dell'Le424/3 1001di mio padre.
DSCN1894.JPG
Certificato di collaudo 68 . Si notino i caratteristici peletti di cui è costituito questo cartoncino . Ma è un certificato originale?
DSCN1895.JPG
DSCN1898.JPG
DSCN1908.JPG
DSCN1907.JPG
DSCN1902.JPG
in calce all'ultimo foglio è impresso: stampato da Rivarossi 10-60
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Re: Le 424 in C.A.

Messaggioda Andrea F Ferrari » 6 mar 2016, 12:34

Ciao Berto,

beh sui certificati di collaudo ci sarebbe davvero tanto da dire...

Nei primi degli anni '40- inizio '50 le scritte erano scritte ad inchiostro (anche blu) e riportavano perfettamente Data, Tipo di macchina e N° di matricola.
Invece già dalla prima metà degli anni '50 (con l'arrivo dei 424) al posto della data iniziarono a comparire dei codici, prima di quattro poi sempre di tre cifre e alla fine degli anni '50 e inizio '60 a due cifre.
Il tipo di macchina rimase sempre coerente invece mentre il N° di matricola scomparve sul finire degli anni '50 dallo stesso certificato.
Come avanzavi tu, nella seconda metà degli anni '50 e sul finire al posto del N°di matricola (quando ancora c'era) venne apposto questo numerino di due cifre (qui 68) che rappresentava non UN modello ma UNA FASCIA di modelli, come la tua in CA probabilmente.

Per quanto riguarda il foglietto io penso che, dato che questi foglietti vennero stampati nel momento in cui venne prodotto il modello (e non uno alla volta chiaramente), vennero utilizzati anche per i successivi modelli che si sperava di vendere...e quindi anche per quei modelli che subirono la mutazione codicistica dal letterale al numerico.
Infatti intorno al 1960/61 avvenne questo passaggio di codici che per qualche anno vide entrambi i codici riportati contemporaneamente sul flap. Come infatti appare nella tua scatola, sul flap il codice 1001 è apposto "successivamente" alla realizzazione della scatola, con timbro mentre il Le424/3 è originale.
Per fare un esempio, esistettero anche flap con la scritta Le424/R e sopra il timbro 1441 - e poi scatole con 1441 ben stampato e tra parentesi (Le424/R)...a differenza di qualche anno.
Il tuo modello è già raro di suo essendo la versione in CA prodotta in pochi esemplari, ma ancora più interessante poiché il timbro 1001 è apposto successivamente, a significare che questa E424 risale proprio a quel paio di anni 1960/61.

In allegato qualche certificato per differenziare le annate.
(se la ritrovo metto anche quella con codice della data a quattro cifre... )

Ciao e Buona Domenica,
Andrea
Allegati
22727322736_aaa2388769_b.jpg
ABL/R - 87 - N° assente - data con DUE cifre e qui direi che siamo ad inizio '60
Biagioli (1).JPG
Le424/R - 439 - N° assente - data a TRE cifre - modello del 1957/58
Le636-R.jpg
Le636/R - 387 - N° assente - data a TRE cifre - il modello è del 1957/58
Beppe.jpg
A2002/R - 154 - N° assente - la data ancora con codice di tre cifre - il modello è del 1958
Serie Blu coll. pers (6).JPG
Le424 - 422 - N°940 - data con codice a TRE cifre - il modello è del 1952
Le626 8-5-1949 (10).JPG
Le626 - 8-5-49 - N°203 - data perfettamente riportata (come sotto alle confezione dei carri/carrozze anni '40)
Andrea F Ferrari

 
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Re: Le 424 in C.A.

Messaggioda Max 851 » 6 mar 2016, 13:37

L'attrezzo AM 2 per la pulizia dei tagli del collettore era una semplicissima laminetta metallica molto sottile, lunga 3-4 cm e alta pochi millimetri. Se vuoi appena possibile la fotografo, comunque va bene anche la punta di un ago (con attenzione) o meglio uno stecchino di legno.
Massimiliano
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Re: Le 424 in C.A.

Messaggioda berto75 » 7 mar 2016, 0:34

Ringrazio molto (3) (3) Andrea, per l'interessantissimo riassunto sull'evoluzione temporale dei tagliandi RR e Max 851 :smile: per la precisazione sull'accessorio AM 2 .
IL certificato di collaudo a due cifre (87) della Badoni (ABL/R) mostratoci molto gentilmente [lupe.gif] dall'amico ANDREA presenta IL LOGO con lo stemma galletto e i nomi del montatore e collaudatore sono timbrati con inchiostro azzurro quindi presumo dovrebbe essere un certificato di poco antecedente il mio.
Su e bay è in vendita questa AA/R (1881) Rivarossi CHE DOVREBBE ESSERE CONTEMPORANEA all'E424/3 munita di un certificato di collaudo n.85 concettualmente identico al mio con la stessa identica grafica (con il logo con una ruota di loco con inscritta la R in corsivo di RR) e con i nomi del montatore e collaudatore stampati in nero pertanto alla luce di questi riscontri visivi e da quanto asserito da Andrea il certificato di collaudo dell'E424/3 1001 dovrebbe essere originale e starebbe a indicare una intera tipologia di modello (IN QUESTO CASO LE E424 in C.A) e non è riferito (come inizialmente pensavo) a ogni singola motrice .
A presto buona serata a tutti -4- Berto75
Allegati
CERTIFICATO DI COLLAUDO RIVAROSSI.jpg
berto75

 
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