Acquisti Rivarossi al Treno delle Dolomiti di Longarone



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"E' il link del bellissimo sito dedicato alla storia della vecchia Rivarossi.
Già da tempo in contatto con loro, abbiamo insieme deciso di creare una sezione del forum dedicata al loro sito.
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Vi aspettiamo numerosi!!!
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Re: Acquisti Rivarossi al Treno delle Dolomiti di Longarone

Messaggioda fabrizio » 11 mag 2016, 9:24

digitando su Google 105603 Rivarossi ho trovato questo
http://www.rivarossi-memory.it/Catalogh ... cambio.pdf
pag. 16/33 del pdf
se può essere utile
fabrizio romoli detto "faber"
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fabrizio

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Re: Acquisti Rivarossi al Treno delle Dolomiti di Longarone

Messaggioda Giorgio » 12 mag 2016, 9:14

Direi proprio di sì !!!
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art 105603.jpg
art 105603.jpg (5.36 KiB) Osservato 3209 volte
Giorgio

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Re: Acquisti Rivarossi al Treno delle Dolomiti di Longarone

Messaggioda Tartaruga87+ST » 12 mag 2016, 17:43

Grazie Fabrizio e Giorgio per l'ulteriore conferma dell'origine della scatola.

La trovo in ogni caso molto interessante perchè non avevo nulla dei ricambi originali Rivarossi la terrò in ogni caso come cimelio ;-) .

Stefano
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Re: Acquisti Rivarossi al Treno delle Dolomiti di Longarone

Messaggioda Max 851 » 18 mag 2016, 17:14

Ho ritrovato in cantina un carro praticamente identico, del quale però ignoro l'effettiva provenienza. L'ho avuto qualche anno fa da mio cognato insieme a ciò che restava del trenino Rivarossi della sua infanzia, una confezione iniziale con il Calimero e due carri RR. Inutile pensare di domandare spiegazioni a chi me lo ha regalato perché, conoscendolo, dopo tanti anni sicuramente non si ricorderà nulla.
Comunque osservando bene il carro qualche differenza si nota: cassa e telaio sono identici ma è privo di scritte, il gancio (anche qui ne è presente uno solo, sarà un caso?) è diverso, è un normale gancio a occhiello non montato su portagancio e il rivetto di plastica porta in rilievo una "H", infine le ruote di plastica, dal diametro tanto piccolo da apparire sproporzionate rispetto al carro, formano ciascuna un pezzo unico col rispettivo semiasse e sono infilate su un alberino metallico in maniera simile alle vecchie ruote Rivarossi.
Mi rendo conto che non ho contribuito a fare luce, ma semmai a confondere ancora di più le idee, ma questa è la situazione.
Massimiliano
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Re: Acquisti Rivarossi al Treno delle Dolomiti di Longarone

Messaggioda Talgo49 » 18 mag 2016, 20:06

Che la scatola sia Rivarossi è un fatto accertato, il problema è il carro. Al vero si tratta di un comunissimo carro tedesco a sponde alte, riprodotto, credo, da tutti i fabbricanti di modelli; sto cercando presso ogni marchio ma senza risultati. Data la popolarità del carro, ogni volta trovo qualcosa di simile ma non ciò che cerchiamo; secondo il mio modesto parere l'elemento chiave è l'inusuale metodo di connessione della cassa al telaio tramite incastri a scatto. Questo metodo mi fa pensare ad una grossolana strategia industriale per adottare casse diverse sullo stesso telaio, il che mi suggerisce un prodotto orientato più verso il giocattolo che verso il modellismo, come le confezioni create per la grossa distribuzione. Se le cose stanno così temo sarà difficile arrivare ad una identificazione certa.
Comunque la ricerca continua....

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Re: Acquisti Rivarossi al Treno delle Dolomiti di Longarone

Messaggioda Tartaruga87+ST » 20 mag 2016, 12:49

Grazie a Max 851 per la testimonianza sull'esistenza di un altro esemplare molto simile al mio.
Se ne hai la possibilità potresti postare una foto così da poterlo confrontare?
Grazie anche a te Talgo 49 per le ulteriori precisazioni e per l'interessamento riguardo al mio modello. Spero di riuscire a reperire con il tempo ulteriori informazioni così da procedere con un restauro adeguato. Per esempio volevo sotituire il gancio con uno Rivarossi ma non so se quello che c'è già sia il suo originale.

Stefano
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Re: Acquisti Rivarossi al Treno delle Dolomiti di Longarone

Messaggioda Max 851 » 20 mag 2016, 19:06

Non c'è problema per le foto, dammi solo un po' di tempo.
Massimiliano
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Re: Carro D.B. "Rivarossi"....non convenzionale.

Messaggioda Tricx » 25 mag 2016, 18:26

Complimenti, Stefano, per gli acquisti ! Sia per la "coppia di terminali per banchina, una con magazzino e l'altra con gabinetti"... come recitano i "Vangeli" rivarossiani... :lol:
Sia per l'interessantissimo carro.
Hai fatto bene a prenderlo, è molto intrigante. E penso che possa essere effettivamente Rivarossi "doc", anche se non si riesce ad inquadrarlo come periodo.
Speriamo in proposito in qualche delucidazione o almeno qualche spunto da parte di Massimiliamo/Max 851.
Comunque, guardando le foto del carro, direi che assolutamente non si tratta del RR-Trix degli anni '60, cioè dell' art. 22403 ( vedi post di FNM 600 più addietro).
Le differenze sono evidenti, sia per quanto riguarda il telaio, sia per quanto riguarda il cassone.
Le immagini dei cataloghi non sempre sono attendibili, ma in questo caso sembrano rispecchiare la realtà, cioè immagini di catalogo e carri RR-Trix coincidono, mentre il carro di Stefano è diverso.
Il carro RR-Trix originario era indicato di lunghezza in cm 10,4 e doveva certamente avere il telaio in comune col carro chiuso "G 10" art.22402, che aveva la stessa lunghezza.
Io non ho il carro a sponde alte di cui si discute, ma ho il carro chiuso ed allego una foto del suo telaio.
Scatola New Haven  e Deutsche Bundesbahn V 200 055.jpg
Scatola New Haven  e Deutsche Bundesbahn V 200 062.jpg

La lunghezza suddetta doveva, ritengo, intendersi "fuori respingenti" ( senza riferimento, quindi, ai "ganci").

I telai dunque sono totalmente diversi da quello di Stefano, che viceversa pare "coincidere" in gran parte con i telai dei carri della gamma italiana di Rivarossi, in particolare col carro (telaio) medio-lungo, quello del carro "F 1925" del carro "L 1946" art. 2009 e vari altri, la cui lunghezza è indicata in cm 11,2.

Ho detto che pare coincidere in gran parte in quanto confrontando tali tipi di telaio con quello postato da Stefano, si può osservare che tutta la parte centrale dello stesso, fino ai "portasale" compresi è assolutamente identico a quelli, a parte le scritte "Rivarossi Made in Italy", che nei miei carri anni '60 sono posizionate in basso, quasi a fianco del "portasala" di sinistra guardando la foto del telaio di Stefano.
Anche le "fiancate" dello stesso telaio, i portasale, i ceppi dei freni coi loro supporti, quelle scalette-predellini ad "U" laterali sono identici e tutto pare coincidere, compresi i buchini sulla faccia inferiore un tempo destinati alle scalette metalliche dei carri botte, buchini presenti nei miei vari telai, che però in quello postato da Stefano sono totalmente tappati.
Quello che differisce sono le due parti estreme del telaio, dai portasale ai panconi con respingenti, cioè in particolare le due zone dove si trovano proprio i quattro (due per lato) buchetti rettangolari per gli incastri del cassone.
A proposito, i buchetti rettangolari ed incastri sono assolutamente di realizzazione industriale e non certo artigianale, il che mi fa propendere per una modifica-evoluzione realizzata da Rivarossi stessa, a meno di inopinate cessioni di stampi o licenze o peggio di furti di proprietà industriale.

Dunque dicevo che le due estremità del telaio sono diverse dai tipici telai rivarossiani della gamma italiana, ed in tale rifacimento sono stati riposizionati i buchi per i ganci di accoppiamento, realizzati i quattro scassi per gli incastri del cassone e modificata complessivamente la lunghezza del telaio stesso per guadagnare quegli 8 millimetri in meno che caratterizzavano l'originario carro RR-Trix, proporzionalmente più corto rispetto ai telai italiani e corrispondente appunto a cm 10,4.

Nel confronto "ad occhio" tra i miei telai italiani e quello postato da Stefano mi sembra che le zone estreme dei miei telai, dai portasala ai respingenti siano leggermente più lunghe appunto di quello di Stefano.
Eventualmente lui potrà in proposito dirci qualcosa di più specifico e preciso, avendo la possibilità di un controllo e confronto con i pezzi alla mano.

Quanto al cassone mi pare chiaro che esso sia stato totalmente rifatto rispetto al modello in "joint-venture". Ne sono indici alcuni particolari evincibili dalle immagini dei cataloghi.
Ad esempio le bachechine retinate per i fogli di viaggio delle merci, poste sulle fiancate alle estremità sono in posizioni leggermente diverse nei carri co-prodotti, rispetto a quello di Stefano.
Soprattutto questo, nella parte inferiore della zona centrale, sotto le porte, è assolutamente lineare e piatto e non presenta quei rinforzi-controventature di irrigidimento-predellini del carro originario RR-Trix.

Ora la smetto, perchè mi sono dilungato troppo. Quindi non possiamo che attendere lumi ed eventuali novità dall'amico Max 851 - Massimiliano.

Ciao a tutti.
Riccardo.
Tricx

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Re: Carro D.B. "Rivarossi"....non convenzionale.

Messaggioda Tricx » 26 mag 2016, 10:29

Volevo aggiungere solo che relativamente al telaio, vista la sua rielaborazione / rifacimento con la predisposizione di scassi e incastri per il cassone (o per eventuali altri carri chiusi) e con esclusione quindi di ogni suo altro utilizzo "in vista", come avveniva da parte della vecchia Rivarossi, potrebbero esserci scritte, marchi o loghi sulla superficie superiore del telaio, nascosta dal cassone ed altresì, per quanto riguarda quest'ultimo, sulla superficie nascosta dello stesso, poggiata sul telaio.

Nel caso, valutino Stefano ed eventualmente Massimiliano, l'opportunità, se possibile, di aprire i loro modelli per tale verifica, sempre che non l'abbiano inutilmente già fatto.

Saluti. Riccardo.
Tricx

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Re: Acquisti Rivarossi al Treno delle Dolomiti di Longarone

Messaggioda Max 851 » 26 mag 2016, 17:38

Allora, ho fatto qualche foto ma al momento non riesco a caricarle sul computer, datemi il tempo di consultare un esperto (mio figlio).
Comunque il carro è del tutto simile a quello di Stefano, a parte le scritte e forse le ruote. Infine, ho provato ad aprirlo e invito Stefano a NON farlo, perché le linguette di fissaggio non hanno alcuna elasticità e si sono rotte immediatamente. Poco male, non era un carro al quale tenessi particolarmente e posso rimediare con una goccia di colla, in ogni caso non c'è alcuna scritta; tra telaio e cassa c'è solo una lastrina metallica di zavorra e la parte superiore del telaio riporta l'imitazione del tavolato come se dovesse servire anche per carri cisterna o simili. La mia impressione è che sia stato "copiato" ispirandosi ad un telaio Rivarossi ma sia stato prodotto da altri.
Ciao a tutti
Massimiliano
Max 851

 
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