Rivarossi Faller Vollmer



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Re: Rivarossi Faller Vollmer

Messaggioda Tricx » 29 nov 2016, 16:43

Caro Massimo, e se fossero gli omini Preiser ad essere "eccessivi", rispetto all'altezza ipotetica che hai prima indicato ?
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Re: Rivarossi Faller Vollmer

Messaggioda Massimo » 29 nov 2016, 19:19

no, dai!
capisco che sono leggermente alti (d'altra parte produrli per difetto di altezza li avrebbe resi poco visibili) ma comunque i nostri omini misurano circa mt 1.80 - 1.90, quota più che ragionevole.
La porta dei gabinetti (e tolto lo scalino) appare decisamente striminzita al punto da far rischiare al Preiser una sonora zuccata per entrare a far pipì.
Il confronto con lo stesso omino ma accanto ad una porta Faller (stazione Guglingen) ci dà un ottimo rapporto di scala con la stazione tedesca e mi fa sospettare della eccessiva riduzione di scala degli edifici RR.
Una volta tanto che facendo qualcosa in 1/80 non avrebbero sfigurato...
Mi mancano le quote di altre porte RR (Dubino, S.Nazario) ma sarebbe interessante confrontarle con i 22mm del sig.Preiser...
Allegati
due omini a confronto.jpg
confronto Faller e Rivarossi
Massimo

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Re: Rivarossi Faller Vollmer

Messaggioda jurghens1956 » 29 nov 2016, 22:52

penso proprio che Massimo abbia ragione…..vedo nelle mostre e anche nel plastico che sto costruendo,per terzi,con fabbricati che sono per me enormi…….puo' essere un casello ferroviario più' alto di un locomotore???? boh,non ci capisco…….so solo che il "sistema RR " non sfigurava……quindi mi sembra che quando si fanno i plastici oggi e' difficile……trovare armonia con le varie accozzaglie di marche,dove ogni produttore, dice di fare tutto in scala…...
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Re: Rivarossi Faller Vollmer

Messaggioda Max 851 » 30 nov 2016, 18:28

Ho provato a prendere qualche misura sulla mia Dubino, e ne è uscito fuori un bel guazzabuglio. Per esempio la finestra cieca è 16,5 mm (altezza) per 12,5 di larghezza: confrontando con le misure reali rilevate a suo tempo da Talgo scopriamo che l'altezza è 1:87 ma la larghezza sarebbe circa 1:108, comunque si vede dalle foto che la finestra vera non aveva le stesse proporzioni del modello. Ho misurato poi l'altezza della parete dal marciapiede alla modanatura sotto il tetto, che è circa 40 mm; quindi l'altezza della parete sarebbe 1:74. Infine la luce della porta (peccato che Talgo non ne abbia misurato l'altezza) è 12,5 mm, quindi risulterebbe in scala 1:104!
Che dire? Nonostante tutto il modello si presenta armonioso e sembra rendere bene l'aspetto e le proporzioni di quella che doveva essere la "vera" Dubino prima dei successivi interventi che ne hanno stravolto l'aspetto.
Massimiliano
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Re: Rivarossi Faller Vollmer

Messaggioda Massimo » 30 nov 2016, 19:27

dice Max 851: "...nonostante tutto il modello si presenta armonioso..." forse la soluzione sta proprio qui; i piccoli interventi forzati di RR erano indirizzati a rendere gradevole e piacevole il modello, a prescindere dalla esatta scala e dalle proporzioni che gli architetti ferroviari avevano progettato.
Il senso estetico naturale degli italiani (leggi Alessandro Rossi) diventava prevalente sulla esatta riproduzione in scala. Anche qui l'estetica del modello aveva prevaricato la corretta riproduzione in scala.

e se riguardo, per la miliardesima volta, i miei "gabinetti" Rivarossi continuo a trovarli armoniosi e piacevoli.
Massimo

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Re: Rivarossi Faller Vollmer

Messaggioda fabrizio » 30 nov 2016, 22:17

Trasmetto al buon Massimo Cecchetti due scansioni relative a F.V. e case cantoniere tratte da manuale del 1920.
con preghiera di "trattarle" con la sua perizia e postarle in argomento.
ritengo siano utili per dirimere la questione altezza/scala "omini" e misure porte.
fabrizio romoli detto "faber"
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Re: Rivarossi Faller Vollmer

Messaggioda jurghens1956 » 1 dic 2016, 1:05

concordo con Massimo…….si', penso che il nostro MASTRO ALESSANDRO,guardasse l'armoniosita',e la bellezza,nonché il fascino,più' che la maniacale esattezza della scala…….e forse e' proprio per questo che tutta la produzione ha un fascino particolare,e unico,a dispetto di tutte le esattezze di scale………forse noi diciamo che siamo stati contagiati perché non c'era altro,o perché siamo di un'altra epoca,io invece penso che il fascino che subiamo e' appunto perché' tutte le linee della produzione erano ARMONIOSE……potrò' sbagliarmi…..ma…..
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Re: Rivarossi Faller Vollmer

Messaggioda Max 851 » 1 dic 2016, 9:30

Concordo in pieno! Per esempio ricordo le annose polemiche sulle riviste specializzate, in merito alla riproduzione in scala esatta o meno - in lunghezza - delle moderne carrozze a carrelli, ovviamente non solo Rivarossi. Ebbene, personalmente le carrozze moderne, tipo UIC-X per intenderci, riprodotte in scala esatta anche per quanto riguarda la lunghezza, a parte le ovvie difficoltà di circolazione sulla maggior parte dei plastici di dimensioni "umane", le ho sempre trovate brutte e sproporzionate (ovviamente "de gustibus..." etc. etc.).
Massimiliano
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Re: Rivarossi Faller Vollmer

Messaggioda Massimo » 1 dic 2016, 12:12

un grazie a Fabrizio che mi ha inviato due scansioni di disegni costruttivi di edifici ferroviari risalenti al 1920.
Ho estrapolato dai disegni un edificio che ricorda, come tipologia progettuale, la ns. S.Nazario ed ho inserito l'omino Preiser, opportunamente ridimensionato alla scala del disegno.
Dunque Rivarossi avrebbe ragione: porte e finestre sono particolarmente piccole rispetto alla nostra attuale percezione ferroviaria ed il sig. Preiser (che come detto, però, risulta essere alto mt 1.80 - 1.90 circa, dunque "un pò più grande" della media) non sfigura davanti a porte e finestre, anche se di stretta misura.
Consideriamo che gli architetti ferroviari progettavano con misure antropometriche differenti dalle nostre attuali.
Vi ricordo che nell'esercito italiano la soglia per essere ammessi alla leva doveva essere superiore al mt 1.50 (misura tarata sull'altezza del Re, quello piccolo...).

E' possibile che, per edifici più importanti, le luci di porte e finestre fossero più grandi (le FV di città importanti erano superdimensionate rispetto alle piccole FV). Vi ricordo infine che la ns. Dubino appartiene a tipologie architettoniche di fine '800 e non a quelle dei primi anni del XX°secolo del disegno allegato.
Allegati
stazioneFScon omino preiser.jpg
l'omino preiser a dx è posizionato sul pavimento dell FV, cioè a 15cm dal PF
Massimo

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Re: Rivarossi Faller Vollmer

Messaggioda merlotrento » 1 dic 2016, 17:05

Vedo che si va sulla strada giusta, del resto già a suo tempo indicata da Rossi, Briano e tanti altri..e per venire a tempi più recenti a Le Plat (Saluti da Ferbach ed altri libri, opuscoli, articoli uno più interessante dell'altro...stupende alcune sue realizzazioni con edifici in prospettiva, giochi di quinte su vari piani, attenuazioni della intensità del colore e sfocature per i piani di sfondo)
molto semplificando in un plastico posso, anziché pensare ad una impossibile riproduzione in scala 1/87 della realtà, scegliere una modalità sintetico/evocativa della stessa aiutandomi anche con compressione prospettica dei vari piani con utilizzo di scale e livelli di dettaglio diversi nella realizzazione del paesaggio... ed ecco che ciò che misurato in 1/87 sarebbe poco più che un mucchio di massi franati si trasforma in un plausibile rilievo collinare con castello giocando con variazione di scala e dettaglio nel riprodurre vegetazione ed edifici..... impossibile riassumere i concetti in poche frasi od immagini ..... ci vorrebbe un trattato di scenografia.... il castello è in 1/300 (e se lo avessimo fatto in 1/400 o 1/500probabilmente l'effetto ne avrebbe guadagnato ) ..l'imponente fabbricato (Mulino Vittoria) a fianco della linea ferroviaria (indispensabile elemento per dire siamo a Trento) in 1/87 avrebbe ucciso il plastico..abbiamo scelto una scala prossima all'1/120 ancora compatibile (vista la sua imponenza al vero) con i treni in 1/87 che vi passano a fianco....
plastico l.jpg
PICT0250a.JPG
[09.gif] [09.gif]
Un piccolo FV standard a due piani, di fine 800, per piccola/media stazione italiana misura al vero in altezza al cornicione (falde del tetto escluse) m.9,90 è lungo da 16 (3 archi) a 25 mt circa(5 archi) e largo m10,50 circa, porte al piano terra alte più di 3m. finestre 2m etc: sarebbe dura farlo coesistere con l'inevitabile pressochè totale fuori scala delle nostre stazioni e della profondità dei nostri plastici....ecco allora la scelta corretta fatta da Rossi e non solo (Faller Vollmer etc) di opportune riduzioni comunque compatibili otticamente con i convogli che vi passano nei pressi....
Pensate all'effetto scenico (ed i tedeschi possono farlo!!!!) in cui il convoglio che vedi passare in primo piano in 1/87 lo vedi uscire in 1/120 da una galleria in secondo piano e poi passare in 1/160 e 1/220 su imponenti viadotti in terzo e quarto....il tutto inserito in scenografie tridimensionali a "trompe l'oeil"
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