RIVAROSSI MEMORY E444-027 e E444-033

[GianPiero]

A proposito.....nell'attesa di qualche altro intervento, ripassandomi le foto dei vari modelli, ho d'improvviso notato che la mia locomotiva ha diverso gancio e "lama spazzaneve" (non so se è corretta tale definizione). Come mai? Al solito ho comprato un modello...taroccato? Colgo l'occasione anche per dare un parere ad Oliviero sui dubbi riguardanti le foto dei cataloghi.Assolutamente concorde su quel "5" (che tale sembra proprio) e su quel "7 "che sembra appiccicato malamente ,o peggio, fotograficamente mal ritoccato.....

[Oliviero Lidonnici]

Tento di rispondere a GianPiero riguardo al suo modello.
Le tue foto non sono sufficientemente dettagliate per una risposta sicura. Non vedo i pantografi ma dagli aggiuntivi sul muso potrebbe sembrare quasi un modello 1:87 di recente produzione.
Non conosco l'ultima versione 1:80 del modello del 1988 (infatti ho chiesto al forum di postare fotografie) ma suppongo che lo "scasso" rettangolare che doveva permettere il passaggio del gancio RR in plastica originale sia stato chiuso (come al vero). Il gancio metallico che passa sotto la grembiulatura (anche io non so come chiamarla ) però certamente non è originale: non somiglia a nessun gancio RR in mio possesso o di mia conoscenza.
Di certo il muso del modello non somiglia all'illustrazione del catalogo (anche se questo però non dice molto, visto che le illustrazioni spesso non sono attendibili).
Attendiamo altre testimonianze meglio documentate.
Saluti da Oliviero

[Rosgio47]

Ecco la mia:

art.1454 E 444 027

Rosgio47

[Bruno]

Salve, ecco le mie:
art .1464 Locomotiva elettrica E 444 091 seconda serie
art. 1468 Locomotiva elettrica E 444 017 seconda serie

[GianPiero]

Grazie Oliviero per la tua risposta! Tanto per completare il quadro aggiungo che avevo rimosso di aver ricevuto la locomotiva in regalo da mia moglie qualche anno fa e avendola per le mani (dovendola fotografare) la mia amnesia è venuta fuori ....sorvoliamo sulle dolorose conseguenze!! Comunque mi ha raccontato che il venditore le aveva accennato che tale specifica versione del modello fosse riservata al personale delle ferrovie anche se non è certa ,nel suo ricordo, che stesse illustrandole proprio quella (sul banco c'erano molti modelli RR).A tale riguardo sarei curioso di sapere se una cosa del genere è plausibile.Appena possibile aggiungerò foto completa di pantografi.

[Karolus]

[GianPiero]

Esatto.In pratica il pezzo con lo scasso rettangolare da cui esce il gancio.Potrebbe essere "vomere" il giusto termine..

[luigi voltan]

[luigi voltan]

Sulle e444 rivarossi prodotte in 1 80 occorrerebbe in realtà aprire una discussione su tutte le imprecisioni in cui la Rivarossi incappò nella riproduzione di questa locomotiva....

Produsse all'inizio la 444 027 col baffo "rovescio", ma le uniche locomotive così dipinte al vero pare fossero la 014 e la 050.
Non stampò mai sull'imperiale il camminiamento zigrinato di sicurezza che sule locomotive di serie era presente sin dall'origine.
Il mio esemplare della .027 recava ai fianchi dell'arrotondamento del frontale delle vistose "fresate", eseguite forse allo scopo di eliminare le bave di stampo sulle giunzioni dello stesso prima della verniciatura.
Inoltre sulle prime cersioni mancavano le cornici frontali in argento che caratterizzavano i finestrini di queste locomotive.
La .091 è errata in quanto, come esemplare della serie 058 - 117 di seconda serie era diversa dalle precedenti 50 unità (006 - 055) e quindi doveva recare prese d'aria laterali ad orecchia diversamente disposte.
I valori dei pesi indicati alla fiancata erano errati (il peso frenato era 72 t e non 100 t.
Le indicazioni delle scritte ai lomngheroni erano imprecise per ubicazione.
Quando poi fu decisa la realizzazione della E 447, non furono eliminate le modanature mediane in argento e in rilievo, ormai non più esistenti sulle e447 vere (almeno potevano non verniciarle....).

Insomma, anche tenuto conto del gusto e della tecnologia di allora, la e 444 RR non fu certamente uno dei migliori modelli FS prodotti dalla Casa di Como.....

[Oliviero Lidonnici]