da 3-nino » 4 nov 2018, 16:12
Caro max fai benissimo a sottolineare la leggerezza con cui ci si permetteva piccole o grandi licenze nel riprodurre prototipi da parte dei produttori, definendoli con molto ottimismo "modelli". Peraltro io guardo a questi oggetti con un approccio particolare in cui il rispetto riproduttivo del prototipo è importante ma va correlato alle condizioni tecniche, industriali, economiche e culturali con cui si aveva a che fare in quegli anni. L'oggetto va capito e non solo fotografato. Si era ancora a cavallo di un crinale che stava segnando il passaggio dal giocattolo al modellismo (non solo per i trenini) su cui parecchi produttori anche blasonati si sono schiantati. Penso a Conti , Fage , Pocher e via dicendo. In quegli anni L'anima giocattolosa, tanto affascinante, dei prodotti di marchi di assoluto prestigio traspariva in modo inequivoco, nonostante i tentativi di occultarla spacciandoli come modelli nei cataloghi di Marklin,fleischmann, trix .etc. e questo ben oltre gli anni 50. La plastica sostituisce gradualmente lo zinco crea i presupposti per un modellismo più accurato, alla portata di una produzione industriale di larga massa sovrapposta a quella di nicchia degli artigiani dell'ottone, ma a costi remunerativi per il produttore e con prezzi capaci di promuovere un consumo di massa. Immaginavo che alle mie considerazioni sulla 740 si sarebbe opinato che il tender era il 29 della 691 e non il 22. Il mio obbiettivo principale era quello di ridare un minimo di attendibilità al carrello che al netto delle molle era sicuramente di derivazione americana anche nel caso del 2-2 T22, ma ho voluto anche richiamare attenuanti alla RR per la sua licenza. Queste, a mio avviso, sono di natura inustriale e sicuramente di costo. RR ha realizzato il telaio del tender motorizzato in zama. Questo telaio era previsto anche per la 221 e per la futura 691. Poi ,realizzato in plastica, è stato il telaio dei tender FS di quasi tutte le locomotive RR degli anni 60. Se guardiamo alla struttura del tender vediamo che è stato progettato nella struttura più squadrata e semplice possibile con il pancone posteriore che fascia la coda del telaio metallico e riporta le sedi dei respingenti nonchè l 'asola che trattiene il dente metallico del telaio. Il tender FFSS che consentiva di allargarsi per il motore, di semplificare l'insieme e l'ancoraggio della cassa al telaio e, non ultimo, di essere utilizzabile anche per altre locomotive fino alla 691, era esattamente il 29 della 691. Segnalo che quando RR ha deciso di fare il vero 22, ha dovuto anche rifare il telaio e si è inventata più espedienti e qualche accrocco, per fissare la cassa al nuovo telaio. Ai miei occhi la licenza di RR sulla 740 di quegli anni era un ragionevole compromesso tra la dichiarata volontà di fare "modelli" e le condizioni disponibili. Una cosa è certa! Per me , ma credo per chiunque guardi e maneggi una 740 del 57, si è in presenza di un MODELLO, più o meno fedele, e non si avverte, neanche evocandola, un'anima giocattolosa. Ultima considerazione sul 29: era un 22 la cui cassa attrezzi era stata annegata in un prolungamento della cisterna e la scorta di carbone ridotta di 5 quintali pur di recuperare qualche tons in più d'acqua. La RR peccò ma in fondo sempre di 22 si trattava.