Ciao
mi aggiungo agli sfortunati.
La mia è una BR 39 254 DB – AC Art. 1057 (col pattino per sistema Markin)
L’ho acquistata 7/8 anni fa ad una cifra irrisoria solo perché mi piaceva esteticamente (non ho mai avuto binari del sistema Marklin, quindi non potevo farla correre). Però , diciamo che una volta l’anno, la mettevo distesa sul fianco e alimentando pattino locomotiva e ruote del tender ne controllavo il funzionamento.
Un paio d’anni fa ho notato che il ferma ruote del tender, e solo quello, era incredibilmente screpolato e leggermente deformato. Ho scoperto così che quel pezzo, costruito nel 1997, come riportato nei foglietti allegati alla scatola, era ANCORA in Zama. Le ruote ad ogni modo continuavano a muoversi regolarmente.
Nei modelli in scala 0 sono intervenuto più volte su questo tipo di problema .
Quasi sempre sostituendo le ruote perchè irrecuperabili, ma ho anche provato una tecnica “ di fantasia” che per ora sembra funzionare (ma non saprei prevedere l’effetto per il futuro )
La stessa tecnica l’ho applicata al fondello del tender della 39.
Non si poteva più staccare dal tender a causa della deformazione, se non rischiando di sbriciolarlo.
Allora l’ho aperto, ho tolto la zavorra ed il motore . Ho staccato i collegamenti elettrici.
Con cautela ho sverniciato solo la parte rovinata. Con un pennello l’ho lavato più volte con diluente al nitro e poi asciugato col phon. Ho fatto in modo che il solvente entrasse nelle fessure (quasi a volerlo disinfettare
![Laughing :lol:](./images/smilies/icon_lol.gif)
) ma facendo attenzione che non intaccasse parti in plastica del resto della struttura.
Con più passaggi ho riempito le fessure con uno smalto bianco (diluito) del tipo che si usava per coprire le ammaccature sui tubi delle stufe. Ho dovuto farlo più volte perché il materiale entrasse e riempisse completamente le screpolature.
Ho incamiciato poi tutto il pezzo con lo stesso tipo di smalto non diluito.
Ho poi costruito in lamierino zincato una sagoma che seguisse il profilo del fondello e l’ho incollato sul fondo a mo’ di “pannolone”.
Nella foto vedete solo il lavoro finito, come si presenta ancora oggi; a quel tempo non mi sognavo neppure di documentare l’avanzamento dei lavori.
Si riesce comunque a distinguere la parte aggiunta.
![056.jpg (105.67 KiB) Osservato 2632 volte 056.jpg](./download/file.php?id=31564&t=1&sid=c80adbbfc4873d7ac2e26f67e81a3ff1)
Da allora tengo controllato il funzionamento delle ruote molto più spesso, e per fortuna girano regolarmente.
Ora mi chiedo, come Talgo49, come si possa continuare a produrre dei pezzi sapendo che quella lega prima o poi sarebbe degenerata.
E poi si sa qual'è la causa che scatena quel disastro?
Sempre parlando delle mie esperienze con la scala 0, quindi con modelli non recenti, ho notato che quel problema si presenta unicamente nei treni elettrici e non in quelli a molla. Nei modelli a molla, se c'erano rotture, erano certamente causate da urto per caduta (non c'erano screpolature).
E' un'idea stupida allora pensare che la reazione avvenga a causa del passaggio di corrente attraverso la lega?
Tengo a precisare che la mia è solo un'idea frutto di osservazione dato che non sono un tecnico in materia.
Proprio per questo sarei curioso di sapere se si conosce la causa.
Buona serata.
Gianni