TEE a corrente alternata



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Re: TEE a corrente alternata

Messaggioda marco-c » 30 nov 2010, 17:31

Nei RR modificati per Trix Express le modifiche effettuate da RR erano le seguenti:

1- Ruote modificate con bordino largo 1,3-1,4 mm e tondo ed alto 1,3 mm, destra e sinistra isolate dall'asse e dal telaio loco.
2- Sotto al carrello folle un supporto a doppio pattino per la rotaia centrale.
3- Tutte le ruote motrici efolli captavano la corrente dalla stessa rotaia/lato, la dx con carrello motore avanti, non c'era bisogno di pattini in quanto erano tutte loco a carrelli con almeno 4 ruote sulla rotaia "calda", dall'altra rotaia non captavano alcuna corrente.
4- Panconi modificati per permettere la inscrizione in curve/controcurve da 720 mm/dia (altrimenti il gancio interferiva coi respingenti

Non è molto pertinente col Rivarossi Memory, ma permettetemi di chiarire qualcosa sul sitema Trix Express, al solo fine di capire certi adattamenti di RR per Trix Express....

-Il gancio Trix Express avrebbe dovuto essere collegato elettricamente alla rotaia centrale ma questo non era possibile sui RR perchè in alcune carrozze illuminate serviva di aiuto alla captazione dalla rotaia centrale, cosa teorica poi abbandonata, ma che probabilmente dette l'idea a Rossi dei ganci nichelati che conducevano la corrente nelle carrozze illuminate a carrelli in bachelite serie blu per CA.

-Con Trix Express è possibile comandare due treni indipendenti sul solito circuito binario. Loco1=rotaia centrale+rotaia destra, lococ2=rotaia centrale+rotaia sinistra. Ecco perchè su un lato di tutte le loco Trix Express non esistevano pattini e similmente sulle loco RR tutte le ruote delle loco captavano la corrente da una sola rotaia laterale.

-Con i locomotori elettrici coi pantografi si possono far funzionare indipendentemente ben tre treni sul solito circuito, utilizzando sempre la solita rotaia centrale comune e la linea aerea. In questo caso la locomotiva non importa come fosse orientata sul binario.

-Il pattino di Trix Express sulla rotaia laterale era una "doppia" necessità dell'epoca per assicurare una ottima captazione delle corrente anche a macchine a tre assi con cerchiature, ed un motivo commerciale per contrastare la propaganda della Maerklin che vantava una captazione sicura della corrente grazie al suo sistema.

- Curiosità, in un convoglio si poteva alimentare la loco con una rotaia e semplicemente posizionando le carrozze illuminate in modo che captassero la corrente dall'altra rotaia si poteva accendere e spengere l'illuminazione interna o anche "dimmare" con un secondo trasformatore anche in CA come quello del Maeklin. L'illuminazione interna diventava indipendente dalla loco e poteva rimanere accesa anche a convoglio fermo...... siamo nel 1947, ricordiamocelo.

- Una ulteriore curiosità: negli anni '80, prima del digitale, la tradizione di Trix a comandare due treni indipendenti sul solito circuito di binari, fu estesa anche al Trix International a due rotaie a cc, col sistema elettronico EMS, in cui una qualsiasi locomotiva tradizionale non modificata in cc poteva esser comandata da un trasformatore tradizionale, mentre contemporaneamente e senza sezionamenti sul binario, una seconda locomotiva dotata di uno speciale circuito elettronico, era comandata/alimentata indipendentemente da una tensione ad altissima frequenza di cui si variava il duty cycle. Questa tensione ad alta frequenza non aveva alcun effetto sulla lococmotiva tradizionale, ma non solo, manteneva accese tutte le luci delle loco e dei treni. Ma non Vi voglio annoiare, siamo fuori tema, semmai scrivetemi se Vi interessa.

ciao
mc
marco-c

 

Re: TEE a corrente alternata

Messaggioda Gabriele » 16 dic 2010, 10:35

Il morbo si diffonde.
Ecco un altro TEE in alternata (9)

http://cgi.ebay.de/RIVAROSSI-Marklin-17 ... 3a6177104d
Gabriele

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Re: TEE a corrente alternata

Messaggioda Massimo » 16 dic 2010, 11:02

decisamente un fai da te.
Interessante notare il gancio frontale, RRdoc - art. 102666 "gancio con becchetto" - applicato per unire altre due unità.
Una simile combinazione apparve, proposta dalla stessa RR, nell'esposizione a Como del plastico di Wuppertal (vedere la ns sezione "i plastici originali" http://www.rivarossi-memory.it/Plastici ... tal%20.htm ).
Massimo

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