Occorre tentare di smontare il motore per verificare "ad occhio" il probabile danno interno.
Per poterlo aprire occorre prima sfilare la coppa (in plastica?...) del giunto cardanico o in alternativa il volano in ottone infilato all'opposta estremità.
Nota: per osservare l'intero indotto scoperto e nel contempo lasciare al loro posto le spazzole in contatto col collettore, sarebbe meglio smontare la coppa lasciando al suo posto il volano (sempre se si lascia sfilare senza danni!)
![Motore di Mmarec.jpg (142.57 KiB) Osservato 2251 volte Motore di Mmarec.jpg](./download/file.php?id=34435&t=1&sid=9e135b6c2e1b4a214d77a06e6d0395d5)
- Foto1- Per prima cosa (1) sganciamo il motore dal telaio del tender: suppongo che i punti '1' siano dei sempili incastri in plastica quindi basta tirare (sempre con prudenza) il motore per liberarlo dal telaio del tender. Per poter lavorare comodamente andrebbero anche dissaldati i cavetti dell'alimentazione, prima di farlo segnatene la posizione per evitare di invertirli al rimontaggio del modello.
Staccato il motore dal tender dovremo prima sfilare la coppa del cardano '2'. Se non fosse possibile sfilarla (SENZA DANNEGGIARLA!) sfileremo il volano in ottone che è molto più solido e meno critico per il corretto funzionamento della loco.
ATTENZIONE!
non cercate assolutamente di tirar via coppa o volano tenendo ferma la cassa e tirando le suddette coppa o volano: si potrebbero danneggiare seriamente le parti interne (rotore/avvolgimenti/collettore e spazzole) bisogna cercare di intervenire (trazione) esclusivamente tra l'asse d'acciao e l'elemento da sfilare (coppa, volano o eventuali pignoni o viti senza fine...ecc.). Su cassa e calotta non si deve agire con alcuna forza.
Prima di suggerire un metodo empirico ma "indolore" per sfilate coppe/volani o pignoni, presento un esempio "professionale"
![Very Happy :D](./images/smilies/icon_e_biggrin.gif)
Sarebbe comodo possedere un ESTRATTORE detto anche familiarmente "cacciapignoni". Ovviamente questo è uno strumento utile se non indispensabile ma solo per tecnici o appassionati che lavorano spesso con i motorini: non mi sognerei di suggerirvi di comprarne uno, solo per smontare un singolo motore. Però ve lo mostro in modo da capirne il (comunque elementare) funzionamento così da trovare sistemi alternativi similari anche se empirici.
![K2.estrattore pignoni esempio.JPG (196.06 KiB) Osservato 2251 volte K2.estrattore pignoni esempio.JPG](./download/file.php?id=34436&t=1&sid=9e135b6c2e1b4a214d77a06e6d0395d5)
- Foto2- Il "chiodo" deve essere lievemente più sottile dell'asse del rotore da cui sfilare il pignone. Questo punta sulla testa dell'asse-motore e le ganasce tirano dal basso il pignone, forzate dalla rotazione manuale del mandrino
Se non abbiamo un cacciapignoni dobbiamo arrangiarci in modo empirico:
![Fig. 2 estrazione B.jpg (189.89 KiB) Osservato 2251 volte Fig. 2 estrazione B.jpg](./download/file.php?id=34437&t=1&sid=9e135b6c2e1b4a214d77a06e6d0395d5)
- Foto3- Semplice modo per sfilare pignoni (o altro) dall'asse motore senza sforzare cassa-calotta, avvolgimenti del rotore e spazzole
Nella foto ho utilizzato le ganasce di una robusta morsa (ATTENZIONE! le ganasce della morsa non stringono affatto la cassa del motorino, sono usate solo come solidi appoggi). Si possono usare anche due blocchetti di legno ma solo se ben fermati al piano di lavoro. Sulle ganasce della morsa (o su due solidi appoggi qualsiasi) si posizionano due barrette metalliche (reperibili nei negozi di ferramenta/falegnameria). Le due barrette disposte tra loro parallele ed a contatto con la porzione scoperta dell'asse del motorino, in modo che il pignone (in questo caso una vite senza-fine) poggi sulle due barrette affiancate e fermate con comune nastro adesivo. Il motorino si lascia penzolare, libero sotto le barrette su cui poggia solo il pignone/vite senza-fine.
Poi si poggia un tondino o un semplice chiodo (meglio se d'acciaio e magari spuntato) sulla testa dell'asse e con un piccolo martello si batte delicatamente, più volte sul chiodo in modo da costringere l'asse a sfilarsi dal pignone. Il motorino, liberato dal pignone cadrà in basso (fate in modo che la caduta non sia rovinosa!
![-laught16- laught16](./images/smilies/laught16.gif)
. Nota ovviamente scegliete un chiodo di diametro lievemente inferiore a quello dell'asse (altrimenti il pignone si incastrerà nel chiodo
![-scon- (x)](./images/smilies/Yellow_Flash_Colorz_PDT_37.gif)
)
Nel caso della tua coppa per giunto cardanico, potrebbe non esserci un foro passante come nel caso dei miei pignoni e quindi non si può usare il sistema del chiodo (e nemmeno dell'estrattore). Si dovrà quindi sfilare il volano d'ottone col sistema descritto per poter togliere la sola calotta in plastica ed accedere alle spazzole. Nell'ipotesi (ma che penso improbabile) che anche il volano non presenti il foro passante dovremo ricorrere ad altro sistema.
Il sistema è intuitivo ed elementare ma anche molto meno sicuro riguardo ad eventuali danni al motore. Basterebbe tenere bloccato il volano con una morsa (cercando di non rovinarlo!) e tirare dal lato opposto la coppa con una tenaglia o altro strumento atto a "tirare" ma non a"stringere". Comunque se la coppa è in plastica dovrebbe sfilarsi facilmente
FASE DUE
Finalmente liberato il motore dalla coppa del cardano, smontiamo la calotta dalla cassa, allentando, con un piccolo cacciavite, le linguelle metalliche (n '3' nella
Foto1). Quindi sfiliamo l'indotto dalla cassa. ATTENZIONE! tirate fuori l'indotto stringendone l'asse (o il volano se ancora in sede) Ovvero NON sfilate l'indotto tirando la calotta. Se lo fate si potrebbero sfilare (o spezzare) le spazzole soprattutto se non avete mai smontato un motore simile e quindi non sapete ancora come sono fatte le spazzole e se l'operazione che state facendo può essere dannosa o innoqua. Se la calotta fa resistenza cercate di sfilare la calotta cercando di tenere bloccato l'asse nella stessa posizione di partenza.
Ricordatevi che il motore contiene i magneti che tentano di trattenere l'indotto mentre le spazzole sono solitamente ancorate alla calotta, quindi tirando la calotta le spazzole si staccano dal collettore. Per alcuni motori questa cosa può essere ininfluente, per altri "drammatica"
Finalmente smontato il motore potete capire dove risiede il danno: controllate l'integrità e l'usura delle spazzole e/o dei carboncini poi osservate lo stato del collettore e le saldature (o gli alternativi incastri a linguella) dei fili di rame (2 fili per ogni polo). Osservate poi gli avvolgimenti dell'indotto: una zona annerita o più scura delle altre, dimostra che il motore si è surriscaldato e forse bruciato. In questo caso c'è poco da fare bisogna riavvolgerlo (lavoro difficile se fatto artigianalmente e occorre trovere il filo dello stesso diametro e contare il numero delle spire originali) o sostituire l'indotto (se lo trovi
![Mr. Green :mrgreen:](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
) o si fa prima a sostituire il motore. Nota: la trasmissione cardanica e lo spazio abbastanza ampio del tender permettono di montare con una certa disinvoltura, motori diversi. Non dovrebbe essere dificile adattare un motore "qualsiasi", basta che abbia l'asse dello stesso diametro della coppa del cardano (altrimenti occorre cambiare anche quella e adattare la meccanica dell'insieme) ovviamente a 12volt c/c e dimensioni non troppo diverse.
Buon lavoro da Oliviero e.....fatemi sapere
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