Scusate la leggera e momentanea diversione dal tema centrale della discussione, per una considerazione di ordine generale.
Premesso che tale tipo di carri è molto bello (...anche quello "incompleto", mostrato da Franz...) e che mi piacerebbe comunque averne almeno uno...
![Sad :-(](./images/smilies/icon_e_sad.gif)
devo dire che, concettualmente, capisco l'impiego del suddetto, trattandosi di un carro per carichi pesanti e con pianale ribassato, per il trasporto di macchinari molto voluminosi quali escavatori ecc., utilizzando appunto il ribassamento ed evitando il superamento in altezza della sagoma limite, ma capisco meno l'impiego dello stesso per il trasporto di tralicci ( o anche blocchi di marmo o altri carichi piatti ), posto che il carico, di per sè non sporgente in altezza non appoggerebbe neppure per intero sulla superficie del carro, ma sarebbe in gran parte "sospeso" poggiando solo sulle due estremità, cosa che nella realtà non sarebbe certo positiva per la stessa integrità del carico.
Viceversa i macchinari, come detto e come è facile osservare ben si inseriscono nel ribassamento centrale.
Mi domando quindi perchè la Pocher, marca di prestigio e già all'epoca attenta ad una certa coerenza logica e realismo, abbia adottato alcuni "carichi" non troppo indicati e non abbia studiato altre soluzioni più logiche, quali ad esempio il trasporto di un carro armato o di altri ulteriori veicoli o anche di qualche macchinario o apparecchiatura "ingombrante" quali ad esempio un grosso "trasformatore", così come anche altre case modellistiche hanno fatto con i vari carri ribassati.
O al limite perchè non abbia caricato un blocco di marmo di dimensioni diverse, che si inserisse nel ribassamento e magari che fosse più ingombrante in altezza rispetto a quello effettivamente "adottato".
Poi, per carità, possono essere considerate "licenze poetiche"...pur sempre affascinanti, caratterizzanti un epoca in cui la fantasia si prendeva ancora ampie libertà...
Un saluto a tutti. Riccardo.