da 3-nino » 4 ago 2020, 14:59
morta gora; elettroencefalogramma piatto. Sono prossimo ad intonare il "de profundis" per il forum. Apprezzo l'ottimismo di oliviero: E' l'estate ed il corona virus a rallentarne l'attività". Sarà ???!!! Volevo riprendere il bandolo della matassa dell'originario titolo con cui avrei voluto suscitare qualche riflessione e un pizzico di curiosità. I carrelli di RR. Quelli in zama nascono nel 52, ancora una volta spinti all'attenzione di RR dal mercato e dai prodotti americani. Il motore a pallini è ancora nella sua prima versione, quello nato per motorizzare la Hiawata nel 48/49. Una volta adottati i pallini per l'albero di trasmissione del moto della Hiawata, perchè non utilizzarli anche per i motori? Lo stesso motore con un solo avvolgimento di induzione motorizzerà anche il Filobus: questo nasce nel 49, e non nel 50, e originariamente aveva la scatola rossa perchè la serie gialla non esisteva ancora. Nel 52 escono la FBM americana ,il 424; la littorina e la Nord Milano rinnovate, la LSP e la 221. la B&O (53) E LA 835 (54), seguiranno poco dopo con il nuovo motore a pallini con cassa in plastica. I sono predisposti per ospitare i nuovi motori. La vite senza fine in questo sistema la fa da padrona. e costringe a interporre nel carrello un ingranggio di rinvio del moto dalla VSF ad uno dei due assi motori, per averne lo stesso senzo di rotazione. La forma a scarpone che assume il carrello ne è la conseguenza , Più lungo da un parte con il collare per ricevere il motore spostato sull'altra. Questo comporta un arretramento del punto di lavoro e di inserimento dell'asse motore nel carrello. Se tutti i modelli con un solo carrello motore erano preferibilmente spinti piuttosto che trainati, nel caso di RR (non solo) era un scelta esplicita. Tutti i modelli serie rossa avevano una sola luce sul lato opposto a quello motore. Nel caso della FBM dove lo spazio per avere il carrello motore sul muso c'è, si è preferito collocarlo dietro. Non mi si dica che il problema era duvuto edalla collocazione delle luci. Tutti i modelli nella versione BLU avevano le luci su ambedue le testate. Addirittura nel 424 la zavorra collocata sul lato motore dispone della sede per la luce, luce che nella serie rossa è sul lato opposto. Peraltro nel 52 tutte le serie rosse non erano illuminate, ma avevano le stesse zavorre delle blu sul lato motore. Il fatto è che tolte le zavorre il cabraggio dello strano carrello, ridotto quando spinge, se traina diventa eccessivo.Con un minimo di carri al traino fatica a trainarli e sulle curve di 80 cm spesso svia. Gli 800 grammi del 424, riducono il problema ma è sempre meglio farlo girare con il carrello che spinge. 3-nino resta in attesa di cenni di vita. Anche insulti