da 3-nino » 10 ago 2020, 15:13
Lo scenario. In altre chiacchere del Forum abbiamo spesso discusso di alcuni salti tecnici e di materiali , che hanno caratterizzato la vita di RR dal 46 in poi. E spesso per un 'azienda nuova, senza tradizione e mercato proprii,sono le innovazioni, a giudare le scelte. Costi ridotti, per fare oggetti graditi dal mercato, in concorrenza con chi già lo presidia. Mercati in parte da costruire per degli oggetti costosi: giocattoli di lusso da trasformare in hobby per adulti, richiamando al realismo il giocattolo, trasformato in MODELLO, a costi sempre più accessibili per un mercato più vasto e orientato. Siamo all'idea di un prodotto orientato al consumo e non viceversa; E' la differenza che c'è tra un marchio famoso e blasonato come Mk, ed un parvenu come RR, senza tradizioni, fabbrica, mercato, e presumo soldi. Il primo ha un prodotto inseguito dal mercato; il secondo produce per inseguire il mercato. Che dire del primo prodotto RR, azienda comasca che inizia con le varesine. E' un modello del trenino che tra Milano Varese e Como trasporta migliaia di lombardi al lavoro, sul lago o in montagna. Tutti conoscono la Veresina, e qualcuno desidererà averne il modello in casa per giocarci, per continuare a fare il pendolare da capostazione. Questa propensione,verrà esaltata e razionalizzata con l'esperienza avviata in america, dove sono i grossi distributori a determinare gli orientamenti produttivi dei tanti produttori che organizzano loro stessi, in base ai "desideri " dei consumatori. Questa RR cresciuta, ormai padrona del mercato nazionale che lei stessa ha creato con modelli di locomotive italiane, è sempre più conosciuta e apprezzata in tutta europa e largamente presente sul ricco e vasto mercato americano con alcune scelte indovinate. Si trova alle soglie degli anni 60, con alcuni problemi. la sua rapida crescita competitiva sicuramente infastidisce. Fleischmann esce nel 59 con un 428 bello, tedesco, per i miei gusti poco modello, ma industruttibile e dal funzionamento ineccepibile. RR, che pure era impegnata con novità importanti, 625, 646-riverniciatura del 636- e nuovo pantografo con isolatori- FBM con nuove livree, si trova costretta a progettare e realizzare in fretta e furia il suo 428, con i problemi richiamati dovuti ad una progettazione forse troppo affrettata. Fleischmann persiste due anni dopo con la 685, veramente brutta, ma che costringe RR ad uscire con la sua 685, buona alla prima, che però si sovrappone alla 691 022. IL 428 di fleischmann fa il prezzo, 9900 lire. RR risponde, sicuramente sbavando, con 9950. Il problema che una macchina così particolare e tipicamente italiana abbia un prezzo imposto da un modello tedesco è un' evidente fregatura. Analogo problema per la 685. Ma il segnale che i tedeschi si sono stufati degli eccessi di RR lo dimostra il 424 di Mk del 60.