da Massimo » 16 nov 2020, 10:46
grazie!!!
Come sempre continua ad emergere una comunicazione pubblicitaria di quei primi anni, sterminata e slegata da un contesto unificato da un'unica regia.
Erano anni pionieristici e già entrare nel mondo difficile della comunicazione era, per molti negozianti, un'avventura da scoprire sia nei risultati che nei procedimenti.
Ho tentato molte volte, data la mia professione, di stendere un articolo, da offrire al Sito, sulla comunicazione publicitaria di Rivarossi.
Ogni volta mi ritiravo dall'affrontare il compito a causa della assoluta mancanza di coerenza tra annuncio e annuncio e tra coordinamento tra Direzione aziendale e aree commerciali.
Mi sarei dovuto limitare alla mera descrizione (grafica e contenuti) di ogni singolo comunicato.
Anche nella stessa Rivarossi si evitava di seguire una linea coerente tra l'Azienda e i propri comunicati commerciali, previlegiando l'offerta fantasiosa dei singoli creativi (creativi di tutto rispetto, occorre dire) a scapito di una coerenza comunicativa. A partire dagli anni '70 del secolo scorso si cominciano ad intravvedere i primi sintomi di una comunicazione corretta e standardizzata, per lo meno dell'arco dell'anno commerciale, ma gli anni pionieristici erano ormai passati e l'immagine di una comunazione casuale era diventata quasi una norma.
Ma guardiamoci con assoluto piacere quegli ingenui, ONESTI, rarefatti comunicati commerciali, sempre rigorosamente in bn o a due colori, ma quasi sempre al tratto, spesso con retinature da quotidiano e con la prevalenza del disegno grafico e del testo sull'immagine fotografica.
Ma sempre: VIVA RIVAROSSI!