No, Berto75, mi spiace per te (e magari per il riguardo che provi verso i modelli del secolo passato) ma siccome anch'io ho modelli che ormai hanno 50 anni, così come i consoci del SAFRE, le rotaie di ferro sono una negatività per qualsiasi locomotiva. E sul plastico, quando usato, facciamo girare in continuo almeno un treno con un carro pulisci binari.
In verità, al 50%, a fare la differenza di comportamento tra rotaie e locomotiva è l'alimentatore, io ho sempre utilizzato alimentatori costruiti da me con potenza esuberante, quindi immune da continui spunti del motore dovuto a cattiva presa di corrente ... però.
Però sull'attuale ovale di prova con binari Mehano e Peco posati come si deve, e con alimentazione ogni 50/70 cm, ci sono alcuni punti dove ogni locomotiva tentenna se alimentata in analogico, in digitale e senza condensatore tampone il problema invece non si presenta, sicuramente finisco prima il futuro plastico di cercare di capire il perchè, tanto è così da 35 anni.
A prescindera da cosa sono fatte le rotaie, negli ultimi 70 anni le ruote di quasi tutti fabbricanti sono sempre state nichelate. Certo in alcune la nichelatula è ridicola, ma di fatto è solo un problema di sporco.
Quindi non c'è nessuna relazione tra marca di rotaia e veicoli, salvo la forma dei cerchioni e lo spessore dei bordini, ma da quando bene o male tutti fabbricanti si rifanno alle norme NEM o NMRA i problemi di circolazione sono ben identificabili. Certo se prendiamo le vecchie rotaie di latta piegata e le relative ruote, sulla riproduzione delle Vignoles qualche problema di circolazione c'è.
I binari di ottone hanno un problema di fondo: l'ossido che si forma è un semiconduttore e può indurire o creare micro rigature.
Poi non dimentichiamoci che in corrente continua i metalli attraversati dalla corrente, o dal campo magnetico, si polarizzano attivando i processi di ossidazione e trattenimento della sporcizia. Problematiche che in correnta alternata non ci sono, o sono trascurabili: il continuo cambio di polarità impedisce questi fenomeni.
NOTA
In digitale, essendo in presenza di treni di onde quadre bipolari (trasmissione dati seriale) ai fini pratici dei fenomeni elettrostatici e di ossidazione è come se fossimo in corrente alternata.
Anche in presenza di alimentatori PWM il fenomeno si riduce per via della fcm (forza contro elettromotrice) dei motori.