Locomotive Conti CO.MO.GE.: Aiutatemi a capire!

[3-nino]

questa è la vittima della zama

continuo a pasticciare con le foto. Oliviero " pensaci tuuuu" . Queste sono altre foto del 424 e poi credo sia interessante questo impiantino completo della 835 primissimo tipo ( 4358 o 4658 perchè l'olio sulla striscetta rende sempre più difficile leggere il numnero) . Infine presento la carrozzeria di una 2000 con illuminazione, evirata del castello motore, distrutto dalla peste della zamaK. Requiescat in pacem.

[berto75]

UAOO!! che meraviglia Nino continui a lasciarmi a bocca aperta HAI delle AUTENTICHE rarità archeologiche anche nel campo dei trenini Conti !!Stupenda la littorina rossa con fascia blu (è come nuova di zecca ) ,che non ho mai visto dal vivo (solo sulle foto del libro di Carlo Costamagna che ringrazio per l'esauriente articolo sui trasformatori CONTI ).
il pulsante bianco al centro era per commutare manualmente la marcia immagino. Nino,la tua littorina per curiosità ha le luci ?
POI la tua 424 è magnifica è uno dei modelli conti che mi piacerebbe acquistare in un futuro . ogni tanto su e bay se ne vede qualcuna ,ma i prezzi di e bay per i treni conti sono per me irraggiungibili.
E pure la 835 a due assi ha un fascino unico .
Strano che alla tua 2000 si sia sbriciolato il castello motore di solito la zama non veniva impiegata per questo tipo di locomotiva, però Carlo nel suo libro dice che ci fu un esperimento di adozione del carrello motore in zama al posto del tradizionale ottone poi quasi subito abbandonato, probabilmente la tua 2000 era una dei pochi sfortunati esemplari in cui venne fatto uso della zama, fortunatamente è uno dei modelli basici più economici (escluse quelle in vendita su e bay ) e quindi facilmente reperibile sul mercato.
Quanto a me oggi il mio conoscente mi ha portato il materiale concordato una scatola blu contenente vari binari in ottone e bachelite (quanto pesano! ) e un trasformatore azzurro con cassa metallica in corrente alternata che ,grazie all'articolo di Costamagna ,ho visto essere la terza versione dei trasformatori in C.A del 52/53 circa .
Ho pagato 120 niente sconto ma mi ha aggiunto , compreso nel prezzo, un piccolo bagagliaio bicolore crema,marrone con porte apribili che ho appena visto essere come quello dell'amico Nino attaccato dietro al suo E 424 anche se il suo bagagliaio è una versione ancora più primordiale . MI PIACE MOLTO è ovviamente interamente in metallo e ha le porte scorrevoli .
I binari mi sembrano in buone condizioni e solo a guardarli ho l'impressione di essere finito DRITTO SPARATO in un altra epoca tanto hanno un aspetto antico .questo week end li proverò con la 3002.
primordiali e sbalorditi e affascinatissimi berto75

[berto75]

QUESTO è il bagagliaio corto con porte scorrevoli che il mio conoscente mi ha aggiunto al lotto presenta i ganci cromati e respingenti di metallo fissi lo trovo molto elegante nella sua verniciatura bicolore marrone/crema.
buona serata a tutti berto75

[ftr212]

Eccellenti i pezzi di 3nino. La scatola della littorina non l'avevo mai vista neppure io. La littorina ha poi i pattini a lamina elastica ricorrenti nelle prime produzioni. Molto bello anche il trasformatore azzurro. Sono belli anche gli altri pezzi ma , sempre relativamente alla littorina, meno inusuali. Un bel blocco.
Circa i castelli motore in zama, effettivamente ogni tanto se ne vede qualcuno (tutti deformati) per macchine a due assi e per le prime 735 personalmente posseggo anche una 735 -guardare e non toccare- completamente in zama, anche l'intero mantello...per fortuna un esperimento abbandonato.
Circa i materiali di Berto, il trasformatore va bene anche se ampiamente sovradimensionato per la sua macchina. Bello che abbia la scatola. I binari sono del tipo definito a catalogo "economico", cioè con la terza rotaia a nastro invece che uguale alle altre. Cosa inconsueta, ci sono anche le mollette di raccordo, altrimenti questi binari non stavano insieme. La cosa più bella è il segnale a vela, poco comune. Il bagagliaio è uno dei primi per C/C, infatti monta ancora i ganci nichelati della C/A ma gli assali sono per la C/C.
Saluti a tutti
C.C.

[3-nino]

Ringrazio per gli apprezzamenti. So bene che gli oggetti di cui dispongo sono abbastanza interessanti ma non raggiungono per rarità ed importanza i livelli che ho visto su Cucciolo Azzurro e comunque non costituiscono una "collezione". : Del signor Costamagna, oltre alla bellissima collezione di Conti , apprezzo moltissimo la cultura -sicuramente vasta- il gusto per il bello ma anche per l'eccentrico, e l'ironia arguta che spesso traspare dai suoi articoli e commenti che ho avuto il modo di degustare proprio su "Cucciolo azzurro". La cassa della 2000, quando la trovai, aveva ancora i mozziconi del telaio in zama avvitati nei supporti. Ho conservato solo le viti nella speranza di trovare un telaio compatibile. Della 735 ho una confezione completa, con il tender integro e certificato numerato. Carina. L'ho conservata al pari di una Belvedere cui ho dovuto sostituire solo il carrello folle ( era dimezzato) con luci bianche /rosse e interne a siluro. Stranamente dopo 55 anni ha il telaio ancora integro. Solo per questo meritano rispetto e il mio affetto. Ho altri pezzi che eventualmente , se interessano, potrei fotografare. La littorina non è illuminata e sicuramente e il pezzo più interessante. La 835 -un primo tipo- non dispone di doppia bobina di campo e procede solo in avanti con il trasformatore con cassa in legno. Circa i binari, confermo che in barba alla relativa rarefazione dei rotabili conti, di binari se ne trovano molti. Io ne ho scatole intere di tutti tipi compresi quelli in alluminio e quelli in plastica, scambi, incroci etc. Sono sicuramente oggetti fatti per durare e, diversamente dai rotabili, afflitti da minori problemi nell'uso. Come i trasformatori. Per essere un non collezionista di Conti posso dire di averne relativamente tanti. Se penso a RR i cui binari, tra ruggine zama e plastica sono spesso irrecuperabili, quelli di Conti risultano indistruttibili. saluti 3-nino

[Coccobill 62]

Ciao Nino, è con grande piacere che ti do il benvenuto in questa discussione da me avviata un paio di mesi fa per raccogliere qualche dritta sulla casa Conti. Naturalmente le foto che hai pubblicato e quelle che vorrai pubblicare in futuro sono per noi tutti appassionati di grande interesse! Scrivi che il materiale che ci stai mostrando non lo ritieni una collezione… E meno male che non è una collezione!
Forse con questo intendi dire che non possiedi almeno 45 delle variazioni di rotta abili che a censito il signor Carlo nel suo libro…
Perdonami se io, per quanto mi riguarda, do un significato al concetto di collezionismo molto meno rigoroso: a mio modesto parere una collezione può essere composta anche solo da una trentina di pezzi, purché “giusti“.
Legati tra di loro cioè da dei nessi che possono essere di tipo estetico, storico, tecnologico o anche di altro tipo… Ogni collezionista cerca di dare una fisionomia personale alla propria collezione!
Ringrazio comunque e te e tutti gli altri partecipanti che hanno pubblicato propri modelli o anche solo proprie esperienze per arricchire questa discussione… Cordiali saluti a tutti Paolo.

[3-nino]

buon giorno Coccobill. Credo di scrivere e poi mi rendo conto di "descrivere" il mio personale modo di intendere le cose, e non va bene. Come giustamente dici si colleziona ciò che si ritiene abbia un denominatore comune e costituisce oggetto di un interesse a cercare e trovare il maggior numero di esemplari che presentino questo denominatore. Se abbiamo tre esemplari, trovare il quarto e poi il quinto.... ecc.ecc. costituisce la gratificazione del collezionista. Se non si riesce a trovare altri tesoretti , avremo una collezione striminziata, ma che resta tale in attesa di crescere per numero ed importanza. Nel caso dei Conti che possiedo, non ho mai inteso collezionarli. Non li cerco anche se li trovo interessanti e desiderabili. Mi sono semplicemente capitati , talvolta inseriti in piccole collezioni plurimarca vendute in blocco, talvolta trovati a prezzi talmente convenienti da non potervi rinunciare. In 60 anni di raccolta, poi, mi sono capitati tanti oggetti ,magari belli, cui ho dovuto rinunciare perchè il portafoglio- il mio- si rifiutava di togliere dall'imbarazzo una trattativa su dei RR che volevo. Il baratto mi soccorreva. E' evidente che pur coccolando i Conti che ho, non ne ricerco altri. Lo stesso vale per Marklin e altrti marchi. Le mie divagazioni di marca - fermo restando che cerco RR ponendo peraltro pesanti limiti alla mia ricerca ( costo e solo vera RR che per me finisce con il 1995) sono più dovute alla curiosità sulle caratteristiche elettromeccaniche che i diversi marchi hanno adottato per i proprii modelli. Talune soluzioni sono veramente stravaganti, Quindi ho in testa RR che posso definire collezione e un repertorio abbastanza vasto di esempi vari di modellismo ferroviario. Saluti 3-nino Spero che "la toppa non sia peggiore del buco"-

[ftr212]

...visto che tutti fanno vedere dei bei Conti, io invece ve ne faccio vedere di molto brutti...
Ecco qui un Belvedere 444 della Conti in condizioni pietose, anche se abbastanza usuali per questo modello di fantasia che però ebbe grande successo commerciale. Tuttavia come si può notare questo esemplare è al grezzo...senza verniciatura e non perché sia caduta... si tratta di un campione di fabbrica.
Un "PROTOTIPO" direbbero molti.
NO, nessun prototipo, semplicemente un esemplare montato coi pezzi grezzi, anche il carrello motore è di ottone non nichelato. Un pezzo che il progettista degli stampi si era portato a casa di campione dei suoi lavori.
Comunque è interessante: in questo esemplare ci sono tutti i fenomeni di corruzione della zama: la frattura netta, le filature, le crepe, lo sbriciolamento e la deformazione straordinariamente apprezzabile nella vista dall'alto. L'assenza della vernice ha incentivato la corruzione. Il fenomeno comune a Belvedere e 7bello è maggiormente diffuso negli esemplari prodotti prima del passaggio alla proprietà Cicchetti. Verso il finire della produzione la lega era stata migliorata, del resto , come mi spiegò una dipendente della fonderia dove li pressofondevano, all'epoca nessuna delle attenzioni raccomandate per la zama era tenuta in minima considerazione...dosaggi "quanto basta" , macchinari mai puliti dopo i cambi di leghe, stampi sporchi, operai che fumavano sulle leghe introducendo gas dannosi alla stabilità e -dulcis in fundo - riciclo degli scarti e abbondante ricorso ad "allungamenti" con piombo deleterio... Mancava solo l'innesco, prontamente procurato dall'impianto elettrico che sfruttava la massa del telaio in zama come conduttore di corrente continua, eccellente per dare il via libera al fenomeno pila con mutazione degli elementi di partenza in altri di maggior volume. Comunque il fenomeno era già ampiamente noto e ne erano malati anche altri produttori anche molto più titolati, come Marklin. Del resto era un giocattolo, che dovesse durare oltre mezzo secolo non faceva parte delle aspettative di chi lo comprava.
Saluti a tutti.
C.C.

[ftr212]

p.s.
..ho invertito le didascalie delle foto...
..ah...per la cronaca: il motore gira e vanno anche le luci !!

[Andrea F Ferrari]

Complimenti a tutti per i tanti bei modelli (e al sig. Carlo per le "nude" rarità !).

Vi lascio il link https://ilbombolone.wordpress.com/ di un piccolo sito di raccolta che ho creato ormai un anno fa, in cui compaiono anche i bei trenini Conti...con l'intento di far cosa gradita.

Andrea F F