Buonasera,
Max 851
bene anzi benissimo (a mio gusto e parere)!
La sua è una collezione attraente, diffusa, facilmente (?) catalogabile e confrontabile.
Scrive: "perché proprio non mi piacciono o perché non posso permettermeli"; ma nella serie 3000 non esistono modelli inarrivabili anzi ce ne sono molti assai economici e ugualmente belli!
Nella serie 800 il discorso è tutt'altro...
Voglio pensare che ne abbia trovati alcuni mescolati a mucchietti di 3000 e non abbia più avuto il coraggio di separarsene senza pensare che forse rinunciando a quelli e ai RR potrebbe senz'altro completare la 3000.
Io ci penserei!
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il fiamma
Beh, se premette "Io non sono un collezionista di roba d'epoca" ha già detto quasi tutto!
Se noi "collezionisti" duri e puri ci vantiamo di conservare la memoria storica dei nostri amati oggetti dovremo pur riconoscere che lei contribuisce e contribuirà a farceli ritrovate e chissà che fra cent'anni non si trovino migliaia di CCS (che nessuno, da lungo tempo, si sogna più di portare in discarica) come nuovi mentre scarseggeranno i Lima.
Senz'altro buon divertimento
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worbax
"...se poi viene anche condiviso da altri meglio, ma non credo sia una cosa fondamentale"
Questa è una non verità che lei già smentisce partecipando alle discussioni e, purtroppo, è una tendenza che si fa strada nella società da molti anni ben al di la del collezionismo e dei treni.
Se per ogni nostro pensiero, affetto, passione, emozione manca il riscontro da parte della società - e in fondo tutti gradiremmo che questo riscontro fosse positivo - credo che del nostro mondo (nostro = quello che viviamo tutti i giorni e che, appunto, sentiamo "nostro) resterebbe ben poca cosa e saremmo presto sepolti da una valanga di macerie, e di trenini!
"Partendo dal presupposto che il valore agli oggetti viene dato dalle persone interessate agli oggetti stessi..."
Mi sembra che in questo filetto nessuno parli di prezzi - ed è bene così - ma il suo concetto mi sento di condividerlo + - in toto.
Consiglierei, se già non lo ha fatto, qualcosa di Jean Jacques Rousseau e di Albert Camus (Lo straniero?).
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Alberto Claudio Angiolini
"mi piangeva il cuore di vederle andare a male all'aperto"
Lodevole sperando che il suo amico collezioni motociclette!
Estrema ma interessantissima l'idea di collezionare oggetti dello stesso colore, naturalmente in tinta unita eh...
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nino
..con un po di anni addosso e qualche scatolone in più consente di avere informazioni altrimenti non accessibili. Max mette con i piedi per terra questa discussione. Almeno per quanto mi riguarda. Una collezione nei termini correttamente definiti da Max delimita la "raccolta". Ne pone i confini adottando criteri discriminanti: questo sì, questo no. Tutto ciò che entra in questo contenitore costituisce COLLEZIONE. Tutto il resto è gioco, è raccolta compulsiva, etc.etc. Per me, diversamente da quello che sostengono Max e Io gioco ancora, non c'è Araba fenice che tenga e occorre smettere di cercare all'infinito, magari facendo continui compromessi con se stessi per dilatare all'inverosimile i confini della COLLEZIONE ( più soldi, oggetti rarissimi, introvabili se non alla morte del nonno, - propensione questa da necrofili-) . Prima i tappi del 51, poi quelli del 52, poi quelli con suoletta di sughero e via dicendo. I miei 60 anni di raccolta..."
e
"Trovo ridicolo l'accanimento terapeutico cui si ricorre per tenere insieme oggetti distrutti, comprati a cifre folli e purtroppo prossimi alla discarica. Saranno l'araba fenice di qualcuno, ma purtroppo destinate a non risorgere dalle ceneri."
Naturalmente d'accordo con la simpatica "morte del nonno" della quale io ho usufruito con gioia (con gioia?) ma alla fine i conti vanno sempre pareggiati: tanto entra e tanto esce.
Ancora una volta evitiamo di parlare di soldi e di "mucchi di soldi", che stiamo tutti meglio!
Sul donare nuova vita ad oggetti meritevoli di discarica ho già espresso il mio pensiero, naturalmente non negando a nessuno la possibilità di ricavare piena soddisfazione da questa ingegnosa attività che spesso sconfina nell'artistico.
Però non dimentichiamo - in specie se siamo molto bravi - di segnalare ai posteri la situazione...
Per terminare: "Un quadro, tra l'altro, non è solo comunicazione, ma anche affermazione di possesso di quel patrimonio emozionale che si cerca di esprimere. Mi si perdoni l'accostamento all' ARTE" ma in fondo anche il collezionare trenini può costituire un esercizio "artistico"
Facciamo attenzione nel mescolare arte e trenini che la prima è sempre opera UNICA e non riproducibile (ma copiabile si), per quanto negli ultimi decenni si sia provveduto ad accreditare come tale anche miliardi e miliardi di lito, bronzi vetri e coccetti vari, ne ho anche io.
Buona cena