Pocher Reno

[Max 851]

Ottimo lavoro, sembra nuova!
Una curiosità: il cavetto tra loco e tender immagino serva ad alimentare il faro, perché su quelle senza illuminazione non c'è, ma sbaglio o c'è una specie di spina?
Massimiliano

[andrea_fs]

Ciao Max, grazie. Come supponevi I cavetti con maschio e femmina portano l'altro polo per la lampadina. Saluti spinosi. Andrea

[andrea_fs]

Grazie Alberto! Sono soddisfazioni. Domani posto foto con le sue sorelle... saluti old wild west. Andrea

[berto75]

[andrea_fs]

Ciao Berto, grazie anche a te. Una volta tanto sono riuscito a portare a termine un lavoro, in tempi decenti (come sempre lo spazio-tempo non è dalla nostra parte) e con buoni risultati. Posto tre foto al volo. Ieri sera, tornando dal lavoro, mi è caduto l'occhio sulla vetrina di un negozio di dischi, "coincidenze" curiose... Nella seconda calo un bel tris, mentre nell'ultima vinco la mano barando con un tris... di Pocher (e un jolly). Da notare che la Genoa è l'unica ad avere il vetrino sul fanale (devo ricostruire la parte inferiore dello stemma tra le ruote motrici) mentre la Inyo è l'unica completamente RR, la plastica sostituisce putroppo le parti in ottone. Ciò nonostante è quella che reputo la più bella, sia per la forma del fumaiolo che per i colori, in realtà molto simili alla Reno, a parte il tender. Saluti sempre più western. Già, e la Bowker? Eh, vedremo... Andrea

[berto75]

Che meraviglioso trittico la big boy più la RENO pocher più la heisler !! confessa Andrea ormai sei diventato più americanista di me !!
Affascinantissimo poi il poker di scatole pocher in plastica rossa con coperchio trasparente!! erano , secondo me, le confezioni più belle che siano mai state prodotte robuste e pratiche .
è vero che i modelli rivarossi delle loco old west avevano i duomi in plastica dorata anzichè del ben più nobile ottone però almeno avevano il vantaggio di non ossidarsi mai .
a proposito vi ricordo una curiosità :
le loco IHC DELLA PREMIER SERIES (ma di stampo Rivarossi) made in Cina paradossalmente le avevano migliorate dotandole addirittura di duomi in vero ottone esattamente come le vecchie Pocher a testimonianza del fatto che le loco IHC- ex Rivarossi erano concepite come modelli di lusso .
Anche il secondo duomo dipinto in viola è di ottone verniciato (è gelido al tatto)
AH Dio benedica l'america! a stelle e striscie

[andrea_fs]

Eh, in realtà, caro Berto, è un tris di Pocher, il jolly è la Inyo, che però è delle primissime edizioni, visto che ha ancora la sua bellissima scatola in plastica rossa, con tanto di logo adesivo dorato in stile anni '60, più ciò che rimane dell'adesivo (giallo) di uno dei negozi storici della mia città, l'ho lasciato volutamente. Peraltro devo controllare, mi sa che la punta del duomo centrale in plastica della Inyo è saltato, oltre alla parte inferiore dello stemma della Genoa, altro lavoro in arrivo, per me che non sono un modellista in senso stretto risulta piuttosto complicato, ovvero una manualità su materie e colori che non mi appartiene, mi trovo più a mio agio con i motori, il grasso, le saldature e gli ingranaggi. Ho dato un'occhiata alle IHC old west, davvero sembrano versioni "premium" delle corrispondenti RR, molto belle, giusto i predellini posteriori del tender, colorati come la base del telaio, stonano un po', ho visto in questo senso sulla baia una splendida Reno. Eh, americanista. DIciamo che nasco orgogliosamente F.S., ma Babbo Natale, a suo tempo, ha imbrogliato un po' le carte, prima con un AE 6/6 Marklin Hamo (e carrozze BLS-SBB Pocher/RR), poi con la Genoa e carrozze passeggeri V&T., l'anno dopo la Inyo e i carri merci, e l'anno dopo ancora la 0-8-0 switcher (motore in cabina). Di conseguenza, quando ho ripreso questo meraviglioso modo di spendere il mio tempo libero, ho pian piano cercato di colmare le lacune della mia collezione, ovvero ciò che avevo sempre desiderato da bambino, più quello che ho conosciuto dopo, anche grazie a questo forum, alla rete in generale, soprattutto i modelli più anziani, precedenti al mio "ingresso" nel mondo RR e non solo, ma in ogni caso sempre in questi tre grandi settori, diciamo così, ovvero FS, SBB e US (ma un americanista vero qui mi tirerebbe le orecchie, è un mondo a parte, talmente vasto che è impossibile da circoscrivere). Il mio punto di riferimento è il catalogo "cent'anni di locomotive", 72/73, avevo dieci anni e sognavo sopra quelle immagini e le didascalie per ore intere, ce l'ho ancora, un po' malconcio. Come FS mancano solo la gr.200, il D.341 con la "mascherina" e la 746, che però sono appena successivi. Vero, ci sarebbero anche la 623 e 741, ma l'assenza del fumaiolo, soprattutto su quest'ultima, mi disturbano, oltre all' E645, con il suo bellissimo stemma sul muso, ma ho diversi 636 e 646, la 625 trenhobby (biellismo completo) e una 740 anni '50, le risorse sono limitate, non credo che ci sarà spazio per queste macchine posto di non trovare un'occasionissima. A breve (settimana prossima) un post sul mio ultimo acquisto, e qui torno al mio primo amore, le F.S., un locomotore anch'esso più recente e che piacerebbe a... Johnny Depp. Saluti 1/80. Andrea

[andrea_fs]

Ciao, il duomo della Inyo era ok, la parte inferiore dello stemma della Genoa l'ho appena ricreata, utilizzandpo la punta di una fascetta da elettricista, dipinta oro, risultato discreto, direi, lunedì posto le foto. Una cosa che mi ero dimenticato, le old west (ma anche la casey jones) prendono corrente dal tender e dal carrellino anteriore, non dalle ruote motrici, cosa abbastanza strana e forse unica nel panorama RR, non ci sono i consueti dischetti prendicorrente. Forse perché nascono come Pocher, forse perché le ruote hanno un diametro diverso dal resto della produzione, o perché pensate essenzialmente per il mercato americano, che magari non gradiva la vista dei dischetti tra le razze. Saluti assonnati. Andrea

[berto75]

[andrea_fs]

Ciao Berto, la mia Inyo è l'art. 1207, il foglietto è del 9-73. Da notare che il fumaiolo è diverso sulla sommità rispetto all'immagine del catalogo che hai postato, nella mia è simile a quello della Genoa, con la reticella dorata e la plastica che la racchiude rossa, nella foto in cima si vede del nero. Sulla mia le parti dorate sono in plastica, tranne i mancorrenti, i supporti e la ghiera del faro e poco altro. A me sembra che sia stato fotografato un prototipo su base Reno/Genoa, il numero di servizio mi sembra appunto che sia l'11, ingrandendo molto la foto si riesce a vedere sul coperchio della camera fumo (la Inyo ha il n.22, la Reno ha appunto l'11, la Genoa il 12). Manca inoltre il nome della locomotiva sui fianchi della cabina, ma guardando meglio sembra cancellato tramite un ritocco, credo fotografico. Io penso che la Inyo sia uscita solo con stampi RR, e come spesso è avvenuto sui cataloghi è comparsa la foto di un modello di pre-serie o prototipo. Domani faccio qualche foto, ma penso sia identica alla tua, anche il motore ha già il guscio scuro. Sotto la cabina non ci sono marchi, ma sotto il tender c'è: RR (anni '70) e sotto, su quattro righe, rivarossi made in italy for AHM, si vede smontando il carrellino. Mi chiedo se la versione riportata su RM, 5066/02, fosse diversa in qualche particolare o finitura, dovrebbe essere quella per l'export/AHM, suppongo. Saluti Andrea