tedesche di berlino . Chi ne sa qualcosa?

[3-nino]

Rufolando con i Lionel ho ritrovato queste due carrozze. Sono interessanti, anni 50, ma non sono riuscito a capire chi le potesse produrre. In lamierino di alluminio sagomato e ondulato, con cellofhan ai finestrini, testate in fusione riprodotte e porte riportate, carrelli in fusione di alluminio applicate al telaio in lamierino che riporta nella tranciatura l'occhiello dei ganci.Questi sono solo di tipo marklin senza esserlo; le ruote in ottone non sono isolate . Striscia verniciata rossa con piastrina di ottone che riporta la scritta incisa: Berlin West. Forse, con il ritorno della guerra fredda sono rispuntate i prodotti di quegli anni ? A parte le stupidaggini, qualcuno ha un' idea di cosa sono? saluitissimi . 3-nino

[berto75]

Affascinantissime Nino!
Premesso che non ne so nulla e non ho idea di chi possa essere il produttore di queste carrozze (mai viste nella mia vita modellistica) quel che mi stupisce è che sembrano essere carrozze americane, pur presentando però dei respingenti (se non mi sbaglio) la placca con la scritta 21 West Berlin 21 applicata sulle fiancate non capisco cosa possa aver a che fare con tali carrozze.
Ma perchè il numero 21 ricorre due volte sulle fiancate? E' una numerazione casuale o aveva qualche significato?
Forse erano una specie di articolo souvenir proposto da qualche produttore teutonico ai soldati americani di stanza nella allora Germania Ovest?
Non mi sembrano POI articoli economici sono ben fatte!
Bel mistero !! possibile un modello così non abbia nessun marchio magari inciso all'interno ? Non so se sia possibile aprirle.
Per me sono molto rare! COMPLIMENTI solo da te potevano uscire tali insolite chicche! curiosissimi berto75

[3-nino]

Ciao Berto, ho provato a squadernare qua e là per capire di che bestiole si trattasse. Le trovai assieme a dei Marklin di metà anni cinquanta. il venditore mi disse che erano stati acquistati in germania . Da qui la convinzione che in effetti fossero figlie di elaborazioni teutoniche. Riguardandole meglio, credo che i telai in lamierino dei carrelli, siano effettivamente Marklin. I fianchetti in fusione sono del tutto originali. Nè Marklin, nè di una streamliner americana. Applicati ai lati del telaio con un perno ribattuto presente nella fusione. La cosa che milita per un produzione non casereccia è la presenza di due piastrine sagomate in acciaio che sorreggono i puntali degli assi all'interno dei fianchetti. Questo per evitare che l'attrito delle punte slabbrasse col tempo le sedi nelle fusioni. Poi la struttura interamente in alluminio compreso il telaio che riporta i perni per i carrelli con la sede per la coppiglia, schema Marklin, e una sagomatura con bordi rialzati lungo le fiancate e piegati in basso sulle testate.Queste, in fusione, sono fissate al telaio con i respingenti ,torniti in ottone e ribaditi all'interno. Il telaio ha un foro squadrato importante al centro che sicuramente serviva a in serire la luce e che è coperto da una piastrina di alluminio trattenuta da due viti. Cellofhan per i finestrini. Non c'è nessun riferimento al produttore, nè dentro nè fuori. Anch'io credo si tratti di una streamliner, di origine americana. La cosa più vicina che ho trovato è della Mantua che nel 55 usci con carrozze in alluminio in scatola di montaggio pressochè uguali. Però i finestrini in tranciatura erano interi, l'imperiale senza la pista di camminamento, senza respingenti etc. La targa: forse questa è più facilmente risolvibile: nel dopo guerra e fino al 61- muro di berlino- , Berlino Ovest poteva utilizzare le linee ferroviarie finite in Germania Est, compresa la linea per Potsdam, che partendo da Berlino Gesunbruman BHF arrivava a Potsdam BHF. La linea regionale che oggi si denomina RB 21, che dal 61 fino al 90 vide sospendere il servizio, credo abbia ripreso tale denominazione al momento della riunificazione. Se così fosse il "21 west berlin 21", avrebbe senso: carrozze del treno regionale Berlino Ovest - Potsdam. Ovviamente nel periodo 1946/61. Poi le carrozze potevano essere anche americane come aiuti post bellici. Qualche artigiano tedesco le ha elaborate e prodotte ? chissà! Ciao Berto. 3-nino

[Coccobill 62]

Ciao Nino, interessanti queste carrozze di produttore sconosciuto! Ho girato le fotografie al commerciante germanico dal quale abitualmente mi servo chiedendogli di aiutarci nell’individuazione del produttore… Se ottengo qualche notizia interessante non mancherò di comunicarla a tutti. Buona serata, Paolo

[3-nino]

ti ringrazio Paolo. Effettivamente sarebbe interessante capirci qualcosa di più . Attendo notizie. Buona serata . 3-nino

[Coccobill 62]

Ciao Nino, l’altra sera ho parlato con il commerciante tedesco che chiameremo JK
Non le ha riconosciuto e con certezza ma mi diceva che si potrebbe trattare di prodotti della ditta a suo tempo in Germania orientale PIKO , questa ditta ha iniziato la produzione nel 1952 e la forma di queste carrozze farebbe pensare alla serie americana Santa Fe , a suo tempo prodotta in una ventina di varianti, questa potrebbe essere una variante speciale adattata per il sistema in corrente alternata della Marklin. Non so se tu hai documentazione specifica per controllare, altrimenti attendo la sua conferma. Buona serata, Paolo

[3-nino]

Buona sera Paolo. Ti ringrazio per la ricerca che hai intrapreso sulle carrozzelle. Purtroppo di Piko oltre cortina non so quasi nulla, e non ho trovato informazioni significative. Non ho trovato cataloghi di sorta e neppure un minimo di pubblicistica dedicata. So che nasce nel 49, azienda di stato, e muore con il muro per poi essere rilevata da privati dopo il 1989. Peraltro avevo fatto un pensierino sulla possibilità sovietica delle carrozze, che avevo escluso sia per l'impossibilità di verificarla, ma anche perchè le carrozze hanno una targhetta che recita "West Berlin". Trovavo improbabile che in piena guerra fredda Piko producesse carrozze della Germania occidentale. Se non ti crea troppo disturbo cerca di venirne a capo tramite il tuo referente tedesco. Trovo la cosa abbastanza sfiziosa. Fammi sapere ovviamente senza perderci la testa e troppo tempo. Saluti laziali. 3-nino

[andrea_fs]

Ciao a tutti. L'unica traccia che ho trovato in rete è quella che allego, ovvero delle inserzioni in un negozio di Buenos Aires, Milou hobbies. Sono diverse carrozze analoghe alla tua, una presenta la stessa targhetta. Il produttore viene indicato come "Temya", al momento non ho trovato nulla, domani mattina, approfittando dell'influenza, mi riprometto di cercare ancora. Il codice indicato dopo la marca V1974, V1972, ecc... non ha rilevanza, l'ho visto simile su altre inserzioni, dev'essere un identificativo interno, del negozio. Buona serata a todos! Andrea

https://hobbiesmilou.mercadoshops.com.a ... Index_True

[3-nino]

Andrea. perdonami! Influenza provvidenziale. Hai trovato una traccia importante e comunque le gemelle delle mie carrozze. La marca riferita " Temya" non riesco a rintracciarla: Giappone, Usa, Germania? Comunque è un primo significativo passo avanti. Confido che ti rimetta presto- ma non troppo- sperando che tu possa fare un secondo passo magari significativo. Tanti auguti a te e comunque salutami il Virus: 3-nino

[andrea_fs]

Eh, Nino, diciamo che il fatto d'essere un informatico aiuta. Aggiungiamo poi che ho iniziato montando i nastri (le pizze) per i salvataggi dei dati... In questo campo i ragazzi d'oggi sono imbattibili per velocità d'apprendimento, esecuzione. Ma se devi ragionare più profondamente, con pazienza, o inventarti qualcosa di fronte ad un imprevisto, usare il "pensiero laterale", ovvero approcciare un problema da un punto di vista diverso dal consueto, beh, i ragazzi smart spesso si perdono in un bicchier d'acqua, lo vedo con i miei figli, con i colleghi più giovani. Bene, finite le divagazioni, neanch'io ho trovato nulla sulla marca, bisogna vedere se è davvero quella indicata. Interessante il fatto che siano finite in Argentina, ma d'altronde di emigrati tedeschi ce ne sono stati tanti, all'epoca, do per scontato da ciò che hai scritto e per la targhetta che provengano di lì. A domani, spero con aggiornamenti positivi. Saluti