Il forum e il suo futuro

[Worbax]

[Marco Fornaciari]

Premessa importante.
Come ipotizzano qualcuno ha già scritto che nega i permessi di rendere visibili i contenuti da loro postati qualora il forum sia trasferito in altro luogo. Prendo atto, dato che ogni commento è fuori posto.
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Senza le PSW non si può tecnicamente intervenire sul forum e operarne nessun tipo di aggiornamento o/e modifica.
Pertanto non è assicurato che una volta salvato e solo consultabile, ciò duri per sempre.**

Sulla reale ragione della mancanza delle PSW non ho mai approfondito più di tanto per varie ragioni.
Ma la principlae è che in ogni caso le PSW mi sono utili solo se sono il propietario di tutti i diritti ovvero ho una autorizzazione scritta, o in casi di emergenza opero con a fianco il titolare di tutti i diritti (applicato sempre anche con la ditta e mai pentito, anzi).
Per gli interventi di ripristino del settembre scorso ho fatto una forzatura, ma non tale da compromettere i diritti degli iscritti e della proprietà: anzi è una procedura di emergenza prevista, se non la facevo io la faceva Aruba.

Come ho già scritto, e ora rendo imperativo, su diversi argomenti e per esperienza, dalle mia parti con il sistema "vogliamoci bene" si va solo al bar a prendere un caffè.

Non dimentichiamo che in un forum pubblico, o meno, le ragioni e le responsabilità di ogni tipo sono: quelle del proprietario elevato al numero degli iscritti, moltiplicato per i diritti tutelati di ogni iscritto - 1.


**
Ma appunto perchè qualcuno ha negato i permessi, senza le PSW, non si può nascondere quanto postato da chi ha negato, pertanto il forum non si può utilizzare nenache in sola visualizzazione.

[Tricx]

"Andiamo bene !.... Andiamo proprio bene !!"
Allora, alla luce di quello che dice Marco, adesso, per uno che chiede di essere cancellato e che siano cancellati tutti i suoi interventi, allora il Forum è fottuto e non recuperabile sia pure in sola consultazione anche per tutti gli altri...!

Ditemi che non è vero....! ... Non ci posso credere !!!
Tristissimi saluti a tutti. Riccardo.

[Alberto Claudio Angiolini]

Ha tutta l'aria di un requiem... :(
Sfuma la possibilità di trasferire il passato almeno in un archivio consultabile presso la FIMF, se capisco bene
ma per un nuovo forum che in qualche maniera possa usufruire dell'esistenza della FIMF medesima per le questioni amministrativo/legali
ci sono dei ragionamenti in corso? Hai per caso avuto modo di scriverti con Antonello Lato?

Grazie
alb

[Marco Fornaciari]

Come già scritto, all'atto pratico:
- il passato fu
- il nuovo deve ancora venire.

Le intenzioni della FIMF APS sono già state esposte da Antonello.
Come avevo già anticipato il 28 dicembre scorso, la prassi che ho messo in atto ha generato delle considerazioni che sono state trattate in privato con coloro che hanno risposto al mio invito a esprimersi: hanno partecipato circa una decina di iscritti a questo forum.
Non renderò mai pubblico chi ha partecipato: qualcuno si è palesato di sua iniziativa sul forum.
Ma se rileggete tutta la storia, a qualcuno si risale.

Partendo da nuovo, e magari con proprietario una struttura esistente i problemi sono molto minori:
- si parte da subito con le norme attuali
- chi solo intende leggere, di fatto è uno spettatore non iscritto (come se fosse passante di lì per caso), quindi non può vantare nessun diritto o rivalsa sui contenuti (salvo eventualmente non siano applicabili alcuni articoli del codice penale, ma intanto ci vuole almeno una querela)
- eventauli contenuti postati e non conformi ad una qualsiasi norma vengono gestiti dalla moderazione del forum
- e nel caso fosse FIMF APS il proprietario ci sarebbe l'accesso in scrittura per i soli soci, quindi persone che hanno già accettato lo statuto e il regolamento interno
- come sempre, i soci e i semplici visitatori, è opportuno che prima si leggano il regolamento del forum, che sicuramente sarà conforme alle norme applicabili in UE e Italia, ciòe nel paese dove ha sede legale (le norme USA, o di altri extra UE, le lasciamo in quei luoghi [solo una precisazione, alcuni paesi europei tipo Svizzera, San Marino, ecc. hanno apposite convenzioni con la UE e molte norme di fatto sono simili e interapplicabili]).

Per essere precisi, le norme sulla privacy e sui contenuti sono di fatto sempre quelle a precindere dal proprietario, ma i criteri di applicazione e contestazione possono essere diversi in base al tipo di proprietario.
Essendo il proprietario una associazione, ad esempio, è totalmnte giustificato che alcune sezioni (o parte dei contenuti) siano riservate ai soli soci: in alcuni forum di ogni tipo, il testo di un post è spesso visibile a tutti, ma gli allegati o/e alcuni rimandi sono visibili solo agli iscritti aventi diritto. Pertanto se una contestazione avvenisse da un lettore per caso di una sezione riservata, di fatto sono solo parole al vento, e già lui potrebbe avere commesso un illecito.

Non si puo prendere ad esempio i forum di proprietà di editori o ditte produttrici di modelli, lì intervengono anche altre considerazioni estranee ad un forum con caratteristiche come questo.
Eventualmente è il proprietario, diverso da quanti alla riga sopra, mettere dei paletti a riguardo di alcuni argomenti o/e post passabili come pubblicità gratuita.

[Worbax]

Io ero sicuramente uno di quelli che si è sempre dimostrato disponibile nel dare una mano in termini economici e di "lavoro" per la moderazione ma adesso capisco che le cose stanno prendendo una "piega" diversa da quello chi si prospettava fino a qualche settimana fa...

Sicuramente ripartire con un "FERRAMATORI 2.0" sotto il controllo della FIMF è una soluzione... non saprei dire se buona o cattiva ma almeno è una soluzione.

Quello che mi lascia un po' dubbioso è solo la questione che per poi partecipare a questo nuovo "FERRAMATORI 2.0" ci si debba iscrivere ad una associazione... e immagino che lo si debba fare ogni anno... io ad esempio che non mi definisco un vero "ferramatore" ma semplicemnete un appassionato di vecchi trenini Lima non conoscevo neppure l'esistenza della FIMF ... e se già prima/adesso a dare qualche contributo all'attuale forum eravamo letteralmente "tre gatti"... ho paura che dopo la situazione possa solo peggiorare... però magari mi sbaglio e magari invece ci sarà una nuova e vasta platea di interessati... si vedrà!

Attendo comunque fiducioso che una soluzione la si possa trovare... sperando anche che tutto il "materiale" creato fino ad ora si possa salvare almeno per consultazione.

Speranzosi saluti!

[Marco Fornaciari]

A prescindere dai gusti personali, era intrinseco prima del CTS, ma ora è esplicito: una associazione APS nasce fondamentalmente per dare dei servizi ai soci ** (lo stesso da sempre vale per i circoli e i club).
Diversamente non è una associazione ma una società, quindi ditta: in tanti ritengono che associazione possa essere sinonimo di società e vv ***, giuridicamente sono due cose ben diverse, e ci mancherebbe altro.
Poi in base a statuto,convenzioni con enti pubblici, diversa posizione fiscale, ecc. può dare anche servizi a terzi (anche Comuni e altri enti in convenzione): in ogni caso questi servizi ai terzi hanno dei limiti in % rispetto a quelli verso i soci, che devono essere la maggioranza assoluta.
Anche i semplici volontari di una associazione possono usufruire di alcuni servizi, ma sempre nel rispetto di alcune percentali massime e collettive.

** Esempio, se uno dei soci è un Comune, dando il servizio al Comune in qualità di socio di fatto si può dare un servizio alla collettività, ma qui è anche una storia diversa che poi fa intervenire altre norme.

*** Si fa confusione con gli studi associati di liberi professionisti.

[GianPiero]

Eh giá, purtroppo è proprio cosí. Probabilmente molti di noi, io senz'altro, erano convinti che "qualcuno lassú" ci gestisse e seguisse il tutto ma ora mi rendo conto che ,comunque, le cose sarebbero arrivate a questo punto perchè viste le nuove stringenti normative e complicazioni legali chiunque avrebbe considerato di gettare la spugna. Certo ,coi tempi che viviamo diventa difficile anche parlare di trenini elettrici. Mezzo mondo nel caos totale, l'altro mezzo nel marasma di codici e codicilli che normano tutto senza limite. Ho nostalgia per i bei tempi andati in cui me ne andavo in giro sul mitico "Ciao" senza casco,patente,specchietti,targa....ma perfettamente in regola! Evvabbè, ho un'etá e mi comincio ad insprire. Scusate l'amarezza e lo sfogo da bar....

[Marco Fornaciari]

Oddio, se vogliamo essere precisi, prima che intervenisse il CTS era la giungla e tutto era demandtao ai soli Codici Civile e Penale con conseguente interpretazione di un giudice e di bravi avvocati.
Lì in mezzo i famosi "furbetti" ci hanno fatto soldi nascondendosi dietro una associazione, tra l'altro sfruttando i soci (soci ai quali quasi sempre non importa/va nulla della gestione, anzi da fastidio sapere che esiste una necessaria gestione).
Sorvoliamo sui privati che chiedono soldi per darti in cambio un qualcosa di "unico".
Nel nostro caso il rispetto delle regole non è il vincolo che ci opprime, ma forma e sostanza che ci permette di esistere e prosperare.
Il problema pratico e legale di questo forum è quello di adeguare ai tempi quanto di vecchio (troppo vecchio), ma poi siamo sempre lì: per scorcarsi le mani di sterco sono pronti in tanti in nome della solidarietà, ma se a quei tanti chiedi prima di fare la necessaria vaccinazione antitetanica più di metà spariscono subito.

Se poi vogliamo essere ancora più precisi, le norme sulla privacy emanate alla fine del secolo scorso erano ancora più stringenti delle attuali, e siccome si andava ancora tanto di carta (anzi era indispensabile averla) i registri dovevano essere tutti vidimati e in alcuni casi depositati, quindi per esserci stato = meglio oggi.
Sorvolando sulle responsabilità di quanto esposto in pubblico in piazza, di fatto uno schermo di un PC era considerarto come una piazza.
Banale esempio, alcune norme del famoso codice Rocco sono ancora attuali.

Infine, un tempo se un socio o semplice partecipante a qualcosa di pubblico voleva rimannere anonimo o uscire dal gruppo doveva spesso andare per vie legali, non bastava una raccomandata A/R: e spesso ciò provocava la sospensione di ogni attività fino alla sentenza di un giudice.

[Gatto Soriano]