Grazie, Nino, di aver fornito numerosi chiarimenti e non solo....
... perchè ci hai mostrato ancora una volta, l'ennesima, delle chicche per me veramente inarrivabili
e preziose
Il tuo "laboratorio" è una vera e propria miniera di "gemme preziose" !!!
Dunque, ricapitolando, si potrebbe dire che:
- l'epoca dei "cofanetti" della stessa Rivarossi, in realtà è nata inizialmente, seppure con piccole particolarità e diversità, per i confezionamenti dei rotabili di trazione più preziosi ( locomotive ) di Pocher;
tali confezionamenti consistevano nel cofanetto di plastica blu rigido, mostrato ( per la locomotiva elettrica francese ), sostanzialmente simile a quello adottato da Rivarossi per tutti i propri rotabili dalla metà circa degli anni '60, da cui differiva, a parte il colore della plastica, per il fatto che nel primo il coperchio di plastica rigida trasparente, scorreva in apertura e chiusura, mentre nel secondo, proprio di Rivarossi e più conosciuto, il coperchio è applicato e sovrapposto "a scatola".
Ricordo che il cofanetto di plastica rossa rigida di Rivarossi era completato da una protezione scorrevole di cartoncino bianco che si sovrapponeva alle due parti di plastica rigida e le proteggeva e ne impediva l'apertura accidentale.
Vi era tale cartoncino anche per il cofanetto blu di Pocher, oppure in questo era inutile, visto il diverso sistema di apertura dello stesso ?
Proseguendo nel riepilogo si può dire che:
- i cofanetti rossi, dall'Ale 810 Pocher in poi, sono del tutto identici ed assimilati a quelli Rivarossi, l'unica particolarità rimanendo solo l'etichetta di carta plastificata applicata sul laterale del confezionamento.
Dopo, dagli anni '70 in poi, sparirà anche quest'ultima distinzione.
Facendo però di nuovo un salto indietro al momento del primo arrivo di Rivarossi, quello del cofanetto blu, si può dire anche che per alcuni rotabili trainati, carri e carrozze del campionario Pocher, che finiscono direttamente nei cataloghi Rivarossi, viene adottata per essi una scatola di cartone con finestra in acetato trasparente e culla interna di cartoncino giallo, con intagliata la sagoma del rotabile, il tutto di dimensioni e foggia parzialmente diversa da quella tradizionale e "classica", ma concettualmente analoga.
Nino ha mostrato questa scatola con la "carrozza dell'armistizio", il cui sottocassa mostra la modifica subita dopo l'arrivo di Rivarossi, consistita, tra le altre cose e principalmente in carrelli diversi ed eliminazione dei fori in precedenza previsti per l'illuminazione delle carrozze "sistema Pocher".
Ho ricapitolato giusto ?
Un saluto a tutti.
Riccardo.