molti plastici originali RR furono venduti (o regalati dallo stesso A.Rossi) ad organizzazioni e privati. Indubbiamente ogni sospetto è valido.
Concordo però con Talgo49 circa la strana comparizione del plastico nell'editoria rivarossiana in uno stretto periodo di tempo e con foto derivate dalla stessa sessione fotografica (stessa tipologia di inquadrature, medesima fonte di luce, identici edifici, stesso parco rotabili, ecc).
L'unica variazione assodata fu la sostituzione di alcuni edifici con altri (cronologicamente più adatti) per sintonizzare l'impianto alla allora nuova produzione Pocher con l'uscita delle locomotive Reno, Genoa, ecc...
Mi associo a Talgo49 circa la caparbietà della ricerca